• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00981 PARRINI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: con una lettera del 2 luglio 2019 indirizzata al Ministro in indirizzo, il Sindacato italiano appartenenti Polizia (SIAP) ha...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00981 presentata da DARIO PARRINI
martedì 9 luglio 2019, seduta n.130

PARRINI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che:

con una lettera del 2 luglio 2019 indirizzata al Ministro in indirizzo, il Sindacato italiano appartenenti Polizia (SIAP) ha denunciato il ritardo con il quale sono remunerati gli straordinari, rientranti in apposite contabilità suppletive, sottolineando come l'ultimo pagamento delle ore di straordinario eccedenti il "monte ore" risalga al mese di dicembre 2017 e come dal mese di gennaio 2018 il personale sia ancora in attesa del pagamento dovuto;

il SIAP ha evidenziato come "per far fronte all'enorme mole di lavoro che la Polizia di Stato deve quotidianamente affrontare, il personale sia costretto ad impieghi in servizio che vanno ben oltre l'orario d'obbligo giornaliero. Un impiego continuo in regime di lavoro straordinario che spesso sfora sia il budget mensile a disposizione degli Uffici di polizia e quello massimo mensile ad personam consentito dalle normative vigenti";

anche il Sindacato italiano lavoratori di Polizia della Cgil (SILP), il 26 giugno, ha inviato una lettera al Ministro con la quale, per l'ennesima volta, ha denunciato "gli inaccettabili ritardi nel pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario rese dal personale della Polizia di Stato oltre il monte ore assegnato agli Uffici/Reparti, ovvero oltre le canoniche 55 ore pro capite, a decorrere dal mese di febbraio 2018", affermando che una soluzione non è più procrastinabile;

il SILP afferma come non sia più "tollerabile che a un operatore di Polizia da una parte lo si obblighi - per legge - a prestare attività lavorativa oltre l'orario ordinario di servizio, senza possibilità di esimersi, dall'altra non si provveda mensilmente al pagamento di quanto dovuto. Non va sottaciuto come tale vicenda rischia di minare la serenità, anche economica, di chi è chiamato ad operare giorno e notte per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini, oggi più di ieri, atteso il particolare momento in cui l'Italia si trova, dove allerta terrorismo e emergenza immigrazione comportano un impiego straordinario di donne e uomini in divisa";

premesso inoltre che:

l'articolo 33 del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132 (cosiddetto decreto-legge sicurezza), ha previsto che "Al fine di garantire le esigenze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, a decorrere dall'esercizio finanziario 2018, per il pagamento dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario svolte dagli appartenenti alle Forze di polizia, (...) è autorizzata, a valere sulle disponibilità degli stanziamenti di bilancio, la spesa per un ulteriore importo di 38.091.560 euro";

nonostante le ripetute dichiarazioni con le quali il Ministro in indirizzo manifesta, quasi quotidianamente, la sua vicinanza alle forze dell'ordine, sono passati ben 17 mesi dall'ultimo pagamento degli straordinari;

non basta indossare l'uniforme delle forze dell'ordine per rispettare e garantire i loro diritti,

si chiede di sapere:

quali siano le ragioni che hanno portato al ritardo nel pagamento delle ore di straordinario;

quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di sanare la situazione.

(3-00981)