• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00986 PARRINI, BITI, BINI, VALENTE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti: il 26 luglio 2019 una dipendente del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00986 presentata da DARIO PARRINI
martedì 9 luglio 2019, seduta n.130

PARRINI, BITI, BINI, VALENTE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti:

il 26 luglio 2019 una dipendente del supermercato Eurospin di Sovigliana, nel comune di Vinci (Firenze), avrebbe ricevuto, senza alcun preavviso da parte della propria azienda, la lettera di licenziamento, mentre era ancora in convalescenza, dopo per aver subito un trapianto;

nelle poche righe contenute nella lettera veniva comunicato alla lavoratrice "la risoluzione del rapporto di lavoro con effetto immediato", a causa del superamento del limite di sei mesi di malattia, previsti dal contratto;

la donna, 40enne empolese, assunta dal supermercato come "categoria protetta", perché affetta da sclerosi multipla, si è rivolta alla Filcams Cgil dell'Empolese Valdelsa, dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento;

considerato che:

secondo quanto riportato dal quotidiano "La Nazione" la donna lavorava nel supermercato Eurospin di Sovigliana dal 2013 e in seguito all'aggravarsi della malattia, nell'ultimo anno, ha dovuto assentarsi dal lavoro per più di sei mesi;

la lavoratrice, riguardo alla sua assenza dal lavoro per gravi motivi di salute, aveva ricevuto rassicurazioni dall'ufficio del personale dell'azienda, secondo quanto riportato da Andrea Bulleri per il quotidiano "la Repubblica" (cronaca di Firenze);

considerato inoltre che:

la contrattazione collettiva stabilisce il limite della conservazione del posto di lavoro in caso di malattia e spesso amplia la tutela del lavoratore ammalato in relazione a specifiche forme patologiche differenti nei diversi contratti;

secondo il contratto collettivo nazionale per il settore del commercio "Il lavoratore potrà ottenere, previa richiesta, per comprovate e gravi ragioni di salute propria o dei suoi familiari, un periodo di aspettativa, con diritto alla conservazione del posto di lavoro";

come sottolineato da Massimiliano Fabozzi della Filcams Cgil al quotidiano "La Nazione", «Purtroppo la signora si è fidata dell'azienda che nei suoi confronti ha avuto un comportamento inqualificabile. Un'azienda seria avrebbe messo a conoscenza la sua dipendente del fatto che, al termine dei 180 giorni di malattia, poteva chiedere altri dodici mesi di aspettativa non retribuita. I malati oncologici possono inoltre chiedere una proroga. Ad ogni modo avrebbero potuto consigliarle di rivolgersi a un patronato»;

tenuto conto che:

la Filcams Cigil dell'Empolese Valdelsa ha già annunciando che, nel caso in cui la lavoratrice non sia reintegrata nel suo posto di lavoro, è pronta a dar vita a ogni forma di protesta necessaria: dagli scioperi di categoria fino ai picchetti davanti al supermercato per invitare la clientela a fare acquisti altrove;

il quotidiano "la Repubblica" ha provato a contattare l'azienda, la Eurospin Tirrenica, senza però ricevere alcun tipo di commento sulla vicenda;

i fatti per ora resi noti dai sindacati e dagli organi di informazione evidenziano che i diritti della donna licenziata, madre di un bambino di dieci anni e affetta da una seria malattia, sono stati violati con un licenziamento discriminatorio,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali iniziative urgenti intenda adottare, per quanto di sua competenza, per sanare questa ingiustizia, che lede i diritti di una lavoratrice con gravi problemi di salute.

(3-00986)