• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00992 TARICCO, PINOTTI, MAGORNO, CUCCA, STEFANO, FEDELI, FERRAZZI, ROSSOMANDO, MARINO, LAUS, IORI, ROJC, BOLDRINI, PITTELLA, BITI, BELLANOVA, PARENTE, GIACOBBE, ASTORRE, PATRIARCA, MARGIOTTA,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00992 presentata da MINO TARICCO
martedì 9 luglio 2019, seduta n.130

TARICCO, PINOTTI, MAGORNO, CUCCA, STEFANO, FEDELI, FERRAZZI, ROSSOMANDO, MARINO, LAUS, IORI, ROJC, BOLDRINI, PITTELLA, BITI, BELLANOVA, PARENTE, GIACOBBE, ASTORRE, PATRIARCA, MARGIOTTA, VALENTE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

l'abitato di Demonte (Cuneo) è attraversato attualmente dalla strada statale 21 "della Maddalena", che costituisce un'importante direttrice di collegamento transalpino (Italia-Francia) garantendo l'accessibilità al territorio francese tramite il valico del colle della Maddalena, e da questa subisce un grandissimo condizionamento sul traffico che ne compromette pesantemente la vivibilità e la stessa tenuta statica del patrimonio immobiliare urbano;

da decenni ormai è evidente necessità di una soluzione: relativamente alla strada statale 21, che si configura come strada di collegamento internazionale, e che oltre ad essere interessata anche dal normale traffico di valle è anche caratterizzata da un'elevata presenza di veicoli pesanti legati alla presenza di impianti industriali e turistici in alta valle Stura, nel tempo è stata prevista, con numerose ipotesi progettuali, una variante stradale che andrebbe a sollevare l'attuale traffico pesante transitante in valle Stura dall'attraversamento del centro urbano di Demonte, ed in prospettiva di Aisone e Vinadio, ove la presenza di curve, strettoie ed attuali carreggiate stradali ristrette determinano notevoli criticità anche sulla sicurezza e sulla fluidità del traffico commerciale ed economico verso la Francia;

considerato che:

solo a partire dal 2002, sono state sviluppate varie ipotesi e proposte progettuali per la variante di Demonte, sia dalla Provincia di Cuneo, sia dalla stessa Anas, con il coinvolgimento dei vari enti: anno 2002, progetto preliminare: Provincia di Cuneo e SI.TRA.CI; anno 2004, studio di fattibilità dell'adeguamento della strada provinciale 337; anno 2005, altro progetto preliminare; nel 2008 il consiglio di amministrazione Anas approvava un progetto preliminare per una variante alla strada statale 21 che prevedeva, tra l'altro, 4 gallerie, 4 viadotti e 4 rotatorie, con una previsione di spesa complessiva di circa 252 milioni di euro da realizzarsi in tre lotti, di cui il primo (variante di Demonte) era inserito già nel contratto di programma Anas 2007-2011, con previsione d'appaltabilità nel 2009; nel 2010 il progetto veniva rivisto per l'eccessiva onerosità e Anas si assumeva il compito di riprogettare l'opera individuando una soluzione che consentisse un risparmio di molte decine di milioni di euro per la sola circonvallazione di Demonte: la nuova variante prevedeva una sola galleria, invece delle due originarie, e un viadotto di circa 350 metri, un'ipotesi progettuale che, estesa anche ad Aisone, avrebbe consentito di dimezzare i costi complessivi dell'opera; nel corso del 2017, a seguito del reperimento delle risorse finanziarie inserite nel contratto di programma 2016-2020, si è potuto dare concreto avvio allo sviluppo della fase di progettazione definitiva del primo lotto variante di Demonte, sottoponendo il progetto ad una fase di valutazione di compatibilità ambientale;

con avviso pubblico del 30 maggio 2018, Anas SpA ha comunicato di aver presentato alle amministrazioni ed enti competenti istanza per l'avvio del procedimento di valutazione d'impatto ambientale, integrata con la procedura di valutazione d'incidenza, nonché per la localizzazione dell'opera e contestuale apposizione del vincolo preordinato all'esproprio del progetto sulla strada statale 21, variante di Demonte;

il tracciato di progetto, di lunghezza complessiva pari a 2,72 chilometri, inizia in corrispondenza dell'attuale sede della strada statale 21 poco prima di Demonte e prevede un primo tratto sul viadotto Perdioni (lungo 324 metri) ed un secondo (viadotto Cant, lungo 135 metri), per poi proseguire con l'imbocco della galleria Demonte (647 metri) per l'attraversamento del rilievo del Podio, nel pieno rispetto dei criteri della normativa stradale (decreto ministeriale 5 novembre 2001 e decreto ministeriale 19 aprile 2006) con categoria stradale di sezione C1 "extraurbana secondaria";

risulterebbe dagli organi di stampa che il 5 novembre 2018 Anas abbia comunicato che "il progetto definitivo relativo all'intervento (...) inserito nel Contratto di Programma 2016-2020, è stato sottoposto, ai sensi dell'art. 215, commi 3 e 5 del 9.1,1p, 50/2016, all'esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si è espresso - parere n. 39 del 21.6.2018 - favorevole con osservazioni, propedeutico alle successive fasi della procedura approvativa";

rilevato che:

per la variante di Demonte e Vinadio (Aisone) sono stati stanziati, nel tempo, 55,94 milioni di euro inseriti nel contratto di programma 2016-2020, di cui 0,35 milioni per la progettazione, 49,76 milioni dal Fondo unico Anas e con proposta di finanziamento 5,83 milioni di euro a valere sul Fondo infrastrutture; la gara d'appalto era prevista entro il 2019;

l'appaltabilità dell'opera, che inizialmente era prevista per marzo 2019, è stata aggiornata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a fine del 2019 per consentire il completamento dell'iter di valutazione di impatto ambientale richiesto ad Anas con integrazioni degli elaborati progettuali già prodotti e con ulteriori dati inerenti alle indagini archeologiche esperite nell'area di sedime dell'intervento;

rilevato che:

il 28 maggio 2019 il Ministero per i beni e le attività culturali avrebbe richiesto di istituire una zona di "protezione paesaggistica", vale a dire un vincolo ulteriore rispetto a quanto inizialmente preventivato, che avrebbe comportato l'interruzione da parte di Anas degli studi e dei carotaggi lungo il percorso previsto per il tunnel, ed avrebbe espresso parere negativo in merito alla possibilità che il tracciato della variante passi in galleria sotto il Podio (resti del forte della Consolata) per motivi paesaggistici, con il rischio che tali decisioni possano compromettere di fatto la chiusura della valutazione d'impatto ambientale, ultimo adempimento necessario prima del bando di gara per l'affido dei lavori;

ciò nonostante da ambienti della maggioranza parlamentare sono arrivate, anche con dichiarazioni pubbliche, rassicurazioni che si tratta invece solamente di necessarie integrazioni documentali e nuovi accertamenti, che in ogni caso non comprometterebbero l'esito e la realizzazione dell'opera,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se non ritengano utile adottare urgenti iniziative al fine di chiarire e sbloccare questa situazione di "stallo del progetto", minando il lavoro di anni, e dare così avvio finalmente alla realizzazione di un'opera fondamentale per la valle Stura;

se non ritengano necessario nel più breve tempo possibile intervenire con azioni per superare i disagi che la valle e tutto il mondo economico interessato riscontra quotidianamente, anche per superare la situazione che diventa ogni giorno più insostenibile, sbloccando l'iter relativo all'impatto ambientale del tunnel sotto il Podio, e garantendo al comune di Demonte, e a tutti i comuni limitrofi interessati, alle associazioni di categoria e al mondo imprenditoriale un rapido avvio dei lavori e tempi certi di conclusione dell'opera.

(3-00992)