• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02467 (5-02467)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02467presentato daSQUERI Lucatesto diMartedì 9 luglio 2019, seduta n. 205

   SQUERI e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nel corso degli anni ’90 del secolo scorso, quando la maggior parte dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale degli Stati membri erano ancora oggetto di monopolio, l'Unione europea ha adottato un indirizzo normativo per aprirli gradualmente alla concorrenza;

   in Italia la progressiva apertura dei mercati è avvenuta attraverso l'adozione per il settore elettrico – del decreto legislativo n. 79 del 1999, di recepimento della direttiva 1996/92/UE, e – per il settore del gas – del decreto legislativo n. 164 del 2000 di recepimento della direttiva 1998/30/UE;

   per quanto concerne il settore del gas, l'articolo 14 del citato decreto legislativo n. 164 del 2000 prevedeva l'introduzione del principio dell'affidamento delle concessioni per la distribuzione del gas naturale mediante gara;

   la definizione delle modalità e delle procedure di gara si è conclusa nel 2011 con l'individuazione di un elenco di date entro le quali le gare avrebbero dovuto essere pubblicate, pena l'esercizio di poteri sostitutivi;

   in ragione di alcune importanti criticità procedurali tali termini sono più volte prorogati e sono state eliminate le sanzioni nei confronti delle stazioni appaltanti inadempienti;

   nonostante ciò, oggi meno del 15 per cento delle gare risultano effettivamente bandite e soltanto due sono state assegnate, talché si può sostenere che le procedure siano ancora sostanzialmente ferme;

   intervistato dal Quotidiano Energia il 23 maggio 2019, il Sottosegretario per lo sviluppo economico con delega all'energia, Davide Crippa, ha dichiarato che alcuni comuni e stazioni appaltanti avrebbero rilevato importanti criticità quali «il mancato riconoscimento dell'ammortamento degli impianti di loro proprietà, la corretta valorizzazione delle reti pubbliche ai fini della possibile vendita e il passaggio della proprietà delle reti degli Enti pubblici al gestore in caso di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria» tra i maggiori ostacoli allo svolgimento delle predette gare;

   conseguentemente, il Sottosegretario ha comunicato che – al termine di diversi incontri istituzionali e con l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) – il Ministero ha «elaborato alcune modifiche legislative volte a superare le criticità (...) nel rispetto dei diritti degli stakeholder (...) tutelando al contempo i consumatori da aumenti delle tariffe»;

   della inopportunità di questa situazione ha fatto cenno l'Arera nella sua relazione annuale, presentata il 4 luglio 2019;

   quali siano i tempi previsti per l'adozione delle iniziative normative annunciate dal Governo e richiamate in premessa, per rimuovere gli ostacoli allo svolgimento delle gare.
(5-02467)