• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/00208 GIACOBBE, GARAVINI, ASTORRE, VATTUONE, BOLDRINI, TARICCO, GRIMANI, Assuntela MESSINA - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'interno - Premesso che:...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 034
all'Interrogazione 4-00208

Risposta. - La Tunisia figura tra i partner strategici dell'Italia, alla luce degli eccellenti rapporti politici, diplomatici ed economici che intercorrono sia sul piano bilaterale che a livello regionale. La solidità dei rapporti è testimoniata da molteplici forme di cooperazione in essere tra i due Paesi, il cui apice è rappresentato dall'accordo di partenariato strategico del 2012, espressione della mutua volontà di mantenere un costante dialogo ed un'agenda condivisa sulle principali questioni di reciproco interesse.

La rilevanza delle relazioni tra i due Paesi è evidenziata altresì dai numerosi incontri ad alto livello che hanno avuto luogo nel corso del 2018 e sono culminati con lo svolgimento a Tunisi, il 30 aprile 2019, del primo vertice intergovernativo di cooperazione presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri Conte e dal Capo del Governo tunisino Chahed alla presenza, per parte italiana, dei Vice Presidenti del Consiglio e Ministri dell'interno e dello sviluppo economico, e del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e, per parte tunisina, dei Ministri degli affari esteri, dell'interno, dello sviluppo, degli investimenti e della cooperazione internazionale, e dell'industria e delle pmi. Il vertice, in conclusione del quale sono stati siglati 5 accordi bilaterali, mentre una dichiarazione congiunta è stata firmata dai due capi di Governo, ha testimoniato il carattere privilegiato delle relazioni tra l'Italia e la Tunisia e la concordanza di vedute sulle questioni regionali e internazionali di comune interesse, in ambito politico, economico e commerciale, culturale e in materia di sicurezza, con particolare riguardo a temi quali la stabilità regionale, la cooperazione economica e allo sviluppo, la lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera. Ampio spazio è stato specialmente dedicato al tema migratorio: nel concordare sulla necessità di intensificare la collaborazione bilaterale in atto, anche attraverso l'aumento di canali legali e la finalizzazione del nuovo accordo quadro sulle migrazioni, il presidente Conte ha auspicato che la vigente intesa sui rimpatri del 2011 possa essere applicata con maggior flessibilità, ed ha al contempo valorizzato il sostegno fornito dall'Italia in materia di assistenza e sviluppo delle capacità tunisine di gestione del fenomeno migratorio.

La comune volontà di continuare a rafforzare la cooperazione bilaterale in tema di controllo delle frontiere e lotta all'immigrazione irregolare era peraltro già emersa durante la precedente visita a Tunisi del Presidente del Consiglio dei ministri Conte (2 novembre 2018), oltre che in occasione della visita in Tunisia (27 settembre 2018) del Vice Presidente del Consiglio e Ministro dell'interno Salvini.

In aggiunta si segnalano la visita del Ministro degli esteri tunisino Jhinaoui a Roma (20 giugno 2018), in occasione della quale ha incontrato il ministro Moavero Milanesi, e la visita del Ministro della difesa Trenta a Tunisi nel luglio 2018. Il ministro Trenta ha incontrato nuovamente il collega tunisino Zbidi a Roma nel febbraio 2019, in occasione della riunione della Commissione militare mista.

La collaborazione in ambito migratorio ha pertanto conosciuto negli ultimi anni un progressivo rafforzamento. Questo Ministero, su espressa richiesta delle autorità tunisine, ha approvato un vasto piano di assistenza tecnica e sorveglianza delle frontiere, che prevede: la rimessa in efficienza di 6 motovedette, di cui due consegnate negli ultimi mesi del 2018 e già operative; la fornitura del sistema di rilevazioni delle impronte digitali AFIS (automated fingerprint identification system) e di equipaggiamenti; lo svolgimento di attività formative per un totale di 12 milioni di euro (a valere sul Fondo Africa del Ministero). Il programma sarà completato da corsi di formazione per operatori delle agenzie di polizia, doganali, di frontiera, dell'immigrazione e della sicurezza portuale e aeroportuale tunisini a cura della Guardia di finanza e da programmi di cooperazione allo sviluppo destinati a offrire opportunità economiche alternative alla migrazione nelle località più disagiate del Paese.

Sempre a valere sul Fondo Africa, il Ministero ha deliberato nel 2019 un finanziamento pari a 2 milioni di euro all'alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) per il progetto "Improving reception conditions for refugees and asylum seekers in the context of mixed migration flows", per sostenere le autorità locali tunisine nell'accoglienza di migranti e richiedenti asilo, anche attraverso il rafforzamento dei dormitori temporanei a Medenine e a Sfax, la distribuzione di cibo e altro supporto materiale ai rifugiati ospitati nei centri di accoglienza.

Anche grazie a tali iniziative si sono registrati positivi risultati in termini di dissuasione dei flussi, sia sotto il profilo del calo degli sbarchi in Italia nel 2018 (80 per cento in meno rispetto al 2017), sia per quanto riguarda la diminuzione di migranti complessivamente provenienti dalla Tunisia (5 per cento in meno, sempre rispetto al 2017).

MERLO RICARDO ANTONIO Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale

02/07/2019