• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01354/011 in sede di esame del A.S. 1354 «Conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1354/11 presentato da LOREDANA DE PETRIS
giovedì 27 giugno 2019, seduta n. 127

Il Senato,
in sede di esame del A.S. 1354 «Conversione in legge del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi», trasmesso dalla Camera dei Deputati
premesso che:
la legge 240 del 2010 (articolo 24, comma 3, come modificato, da ultimo, dall'articolo 1, comma 338, lett. b), della legge 232/2016 legge di bilancio 2017) ha individuato due tipologie di contratti di ricerca a tempo determinato. La prima (tipo A consiste in contratti di durata triennale, prorogabili per due anni, per una sola volta, previa positiva valutazione delle attività didattiche e di ricerca svolte. La seconda (tipo B) consiste in contratti triennali, rinnovabili, riservati a candidati che hanno usufruito dei contratti di tipo A, o che hanno conseguito l'abilitazione scientifica nazionale (ASN), o che sono in possesso del titolo di specializzazione medica, ovvero che, per almeno tre anni anche non consecutivi, hanno usufruito di assegni di ricerca o di borse post-dottorato, oppure di contratti, assegni o borse analoghi in università straniere (nonché, ai sensi dell'art. 29, comma 5, della medesima legge 240 del 2010, a candidati che hanno usufruito per almeno 3 anni di contratti a tempo determinato stipulati in base all'art. 1, comma 14, della legge n. 230 del 2005).
Considerato il ricorso al TAR numero di registro generale 12242 del 2017, che mira a far valutare la compatibilità con le direttive dell'Unione della legge n. 240 del 2010, con cui è stata posta ad esaurimento la figura del ricercatore e che ha precarizzato il mondo della ricerca con l'introduzione delle tipologie A e B.
La nota prot. 97391 dei 21 novembre 2017, recante in oggetto «Riscontro ad istanza di proroga del contratto di ricercatore a tempo determinato tipo A, ai sensi dell'art. 20, comma 8, decreti decreto legislativo n. 75 del 2017» e della circolare n. 3 del 2017 adottata dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione;
in data 10/06/2019 il TAR Lazio ha emanato una ordinanza (n. 03803/2019) attraverso la quale Dispone l'invio degli atti alla Cancelleria della Corte di Giustizia del'Unione Europea (Rue du Fort Niedergrunewaid, L-2925 Lussemburgo), del sul ricorso numero dì registro generale 12242 del 2017, in merito alle procedure di valutazione per l'assunzione dei ricercatori a tempo indeterminato.
Vista la carta europea dei ricercatori dell'11 marzo 2005, con l'obiettivo di consolidare la politica europea per la ricerca;
impegna il Governo
a ridefinire la figura del ricercatore secondo la Carta dei ricercatori europei, e a valutare la possibilità di ripristinare la figura di ricercatore a tempo indeterminato anche eventuale attraverso la creazione di un albo nazionale, che assumerebbe una rilevanza centrale nell'ottica dell'innovazione e in relazione al rilancio del sistema-paese.
(numerazione resoconto Senato G5.100)
(9/1354/11)
De Petris, Errani, Grasso, Laforgia