• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01354/056 premesso che: il decreto-legge in commento reca misure per favorire lo sviluppo dell'economia circolare, mediante la concessione di finanziamenti agevolati e contributi...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1354/56 presentato da ANDREA FERRAZZI
giovedì 27 giugno 2019, seduta n. 127

Il Senato,
premesso che:
il decreto-legge in commento reca misure per favorire lo sviluppo dell'economia circolare, mediante la concessione di finanziamenti agevolati e contributi diretti alle imprese e ai centri di ricerca a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse nell'ambito, appunto, dell'economia circolare, per incoraggiare l'aumento della percentuale di imballaggi riutilizzabili avviati al riciclo immessi sul mercato e per l'acquisto di prodotti da riciclo e da riuso;
tuttavia si è scelto, ancora una volta, di non dare soluzione ad una questione di estrema importanza per la cosiddetta «società del riciclaggio» che l'Unione Europea ci indica come un tassello fondamentale nel disegno dell'economia circolare. Infatti, continua a non essere risolto il tema della cessazione della qualifica di rifiuto, la cui norma nazionale di riferimento è l'articolo 184-ter, del decreto legislativo n. 152 del 2006, a causa dello stallo in cui si trova tuttora la decretazione ministeriale, scelta a suo tempo quale via ordinaria per individuare le procedure di recupero per specifiche tipologie di rifiuto. Tale situazione e la sempre maggiore inerzia ed inadeguatezza dimostrata dal recupero in procedura semplificata, fanno comprendere il successo dimostrato, al contrario, dallo strumento, ritenuto più realistico e flessibile, offerto dal recupero definito con autorizzazione ordinaria;
inoltre con la sentenza n. 1229 del 28 febbraio 2018, la Sezione Quarta del Consiglio ha fornito una interpretazione della norma in commento che, di fatto, impedisce il rinnovo delle autorizzazioni esistenti degli impianti di riciclo, o il rilascio di nuove, in mancanza di norme nazionali o europee che stabiliscano i criteri tecnici per la trasformazione dei rifiuti in materia o prodotto secondario, ossia i criteri End of waste, necessari per il riciclo;
il decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 ha modificato il suddetto comma 3 dell'articolo 184-ter, disponendo che, nelle more dell'adozione di uno o più decreti di competenza statale di cui al comma 2, possono continuare ad operare solo agli impianti che al momento dell'entrata in vigore della norma operavano in procedura semplificata e non anche quelle che operavano in procedura ordinaria autorizzate mediante un regime transitorio di cui all'articolo 9-bis, lettere a) e b), del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 210;
le associazioni di categoria rilevano come dopo quasi un anno e mezzo dalla sentenza del Consiglio di stato che ha bloccato il rilascio delle autorizzazioni sull'End of Waste (EoW) caso per caso, dopo decine di appelli dal mondo dell'industria, come dell'ambientalismo, numerosi emendamenti presentati e subito dopo ritirati, il Governo dà una risposta assolutamente insufficiente al problema,
impegna il Governo:
ad intervenire con urgenza al fine di superare effettivamente le problematiche connesse alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1229 del 28 febbraio 2018 allineando le disposizioni nazionali alle più recenti direttive europee in materia di economia circolare assicurando il rispetto dei requisiti ambientali definiti a livello nazionale ed europeo, consentendo alle autorità competenti di adottare decisioni specifiche al fine di verificare che determinati rifiuti abbiano cessato di essere tali;
a disporre con urgenza la validità delle autorizzazioni rilasciate in materia di cessazione della qualifica di rifiuto alla data di entrata in vigore del provvedimento in commento in attesa di una organica normativa sull'EoW, facendo salve anche le autorizzazioni rilasciate in via ordinaria.
(numerazione resoconto Senato G26.101)
(9/1354/56)
Ferrazzi, Assuntela Messina, Mirabelli, Sudano, Bellanova, D'Alfonso