• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01354/097 premesso che: l'energia rappresenta un fondamentale driver per la crescita, come riaffermato dagli articoli 30 e 48 del provvedimento che introducono disposizioni in...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1354/97 presentato da PAOLO ARRIGONI
giovedì 27 giugno 2019, seduta n. 127

Il Senato,
premesso che:
l'energia rappresenta un fondamentale driver per la crescita, come riaffermato dagli articoli 30 e 48 del provvedimento che introducono disposizioni in materia di energia, per migliorare il contributo del comparto allo sviluppo del paese, nonché dall'art. 26 recante disposizioni per la riconversione dei processi produttivi nell'ambito dell'economia circolare;
l'art. 11-ter del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 290 del 14 dicembre 2018), coordinato con la legge di conversione 11 febbraio 2019, n. 12, recante: «Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.» stabilisce l'approvazione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI) nelle more della cui adozione sono sospesi i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca di idrocarburi, nonché i permessi di prospezione o di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi già in essere;
tale sospensione ha comportato il blocco degli investimenti nelle attività upstream nazionali, con un impatto significativo sull'indotto occupazionale, con conseguenze estreme per alcune aziende che hanno deciso di rinunciare ai propri progetti, con una conseguente perdita economica, ma soprattutto di posti di lavoro, come dimostra la presentazione di istanze di rinuncia della società Petroceltic;
la sospensione anche dei progetti in fase già avanzata rischia di disperdere il patrimonio di know how acquisito nella storia dell'attività mineraria del Paese e di ledere la leadership internazionale anche delle aziende italiane che forniscono beni e servizi agli operatori dell'upstream che sarebbero costrette a processi di ridimensionamento e delocalizzazione per effetto della riduzione delle commesse;
il cambiamento del quadro concessorio italiano introdotto dalla moratoria ha determinato una criticità anche per le attività upstream nei cosìddetti giacimenti transfrontalieri, concentrati nel Mar Adriatico, in aree gestite dai Paesi con acque territoriali confinanti, principalmente la Croazia e la Grecia, ipotecando la sicurezza energetica del Paese;
il ruolo delle fonti di energia tradizionale - e in particolare del gas - sarà ancora necessario per il soddisfacimento della domanda energetica, sia nella generazione elettrica per i consumi di famiglie e imprese, sia per l'agricoltura e i trasporti, sia per consentire la maturazione delle tecnologie rinnovabili, come assunto dalla Bozza di Piano Integrato per il Clima e l'Energia 2030 inviato alla Commissione Europea;
il contributo delle energie domestiche è imprescindibile per un processo di transizione energetica realmente sostenibile, dal punto di vista economico, ambientale e tecnologico;
la posizione critica delle associazioni e delle organizzazioni che storicamente si sono occupate di tematiche ambientali che hanno espresso un giudizio negativo per lo scarso coinvolgimento nelle fasi di avvio della redazione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI), nonché nei processi decisionali riguardanti la traiettoria delle politiche energetiche del Paese, come dimostrato dalle recenti manifestazioni di protesta per le modalità di adozione dell'intesa sul Programma italiano di attività per dismissioni delle piattaforme offshore;
nelle occasioni di dibattito parlamentare sinora svolte sui temi e sui provvedimenti con un impatto diretto ed indiretto sul settore, il coinvolgimento degli operatori dell'upstream è stato limitato;
impegna il Governo a:
dare pubblicità dello stato di avanzamento della redazione Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee e delle modalità di coinvolgimento e partecipazione;
convocare tutti gli stakeholders interessati e in particolare gli operatori del settore upstream le cui attività risultano sospese nelle more dell'adozione del PiTESAI e le associazioni ambientaliste che hanno manifestato la volontà di partecipare alle scelte per la dismissione delle piattaforme offshore.
(numerazione resoconto Senato G48.104)
(9/1354/97)
Arrigoni, Ripamonti