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Atto a cui si riferisce:
C.5/02353 (5-02353)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02353

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'onorevole interrogante, richiamando il tragico episodio che ha causato la morte di Francesco, un ragazzo di 26 anni, in occasione della cosiddetta «Notte Bianca», organizzata, in assenza di autorizzazione, dal collettivo studentesco denominato «Sapienza Clandestina», pone l'attenzione sul ripetuto svolgimento di eventi ludici non autorizzati all'interno dell'Università «La Sapienza» di Roma.
  Onorevoli deputati, a nome del Governo voglio in primo luogo esprimere alla famiglia, così dolorosamente colpita nei suoi affetti più cari, i sentimenti del più profondo cordoglio.
  Sul fatto specifico informo che il 27 maggio scorso la Questura di Roma ha appreso, da notizie stampa, che il successivo 21 giugno si sarebbero svolte attività ludiche non autorizzate all'interno della Città Universitaria «La Sapienza».
  Considerata la delicatezza della questione, il successivo 13 giugno si è svolta in Prefettura una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione del Rettore dell'Ateneo.
  Nel corso della riunione è stata richiamata la necessità di definire un adeguato flusso di comunicazione esplicito e diretto tra Università e Forze di Polizia, funzionale a garantire una valutazione attenta da parte delle Forze dell'Ordine del contesto ambientale in cui si svolgono gli eventi segnalati, precisando che in assenza di formale richiesta del Rettore di intervento della forza pubblica per impedire lo svolgimento di attività non autorizzate all'interno dell'Università, sarebbe stata garantita un'attività di osservazione all'esterno del sito.
  Da parte sua, il Rettore ha segnalato che, sulla scorta di pregresse intese, in caso di attività non autorizzate, l'Università provvede a darne immediata comunicazione al servizio di vigilanza e sicurezza interno, nonché al Commissariato sezionale di Pubblica Sicurezza che garantisce la sorveglianza esterna durante lo svolgimento delle iniziative, assicurando, comunque, in caso di comportamenti illeciti, l'immediato interessamento dell'autorità giudiziaria.
  Successivamente alla seduta del citato Comitato, il 17 giugno, l'Ateneo ha trasmesso al Commissariato «Università» una nota con la quale rimetteva «a ognuno per quanto di propria competenza, la valutazione in ordine a eventuali attività anche preventive» ritenute utili.
  La Questura di Roma ha pertanto predisposto alcuni servizi preventivi all'esterno della Città Universitaria con l'impiego di pattuglie dedicate, nonché una riserva del Reparto Mobile di pronto impiego per eventuali richieste di intervento all'interno del citato Ateneo. Nel contempo, all'interno della struttura, sono stati predisposti riservati servizi di vigilanza a cura del personale Digos, del Commissariato «Università» e della Polizia scientifica.
  Il personale di polizia intervenuto ha rilevato una serie di irregolarità, poi segnalate alla competente Autorità giudiziaria.
  Per completezza di informazione, si rappresenta, infine, che la locale Digos per un analogo evento denominato «Teppa Fest – Festival delle resistenze Metropolitane» – cui pure fa riferimento l'Onorevole interrogante – organizzato sempre dal sodalizio «Sapienza Clandestina» in data 20 aprile 2018 – ha provveduto ad effettuare un'apposita Comunicazione di Notizia di Reato che ha portato alla denuncia di 22 persone per l'ipotesi di reato di cui all'articolo 610 c.p.
  Ciò che è accaduto alla Sapienza ha colpito l'intera comunità universitaria e scosso l'opinione pubblica. È doveroso agire, quindi, con equilibrio e decisione affinché non abbiano a ripetersi situazioni di illegale uso degli spazi pubblici destinati alla cultura e alla formazione universitaria.
  L'organizzazione all'interno degli Atenei di eventi ludico-culturali – che possono porsi quali momenti di aggregazione in sedi privilegiate di divulgazione della conoscenza, riconducibili a una logica pedagogica se inquadrati nell'ambito di specifici percorsi – non può che svolgersi secondo le regole interne alle singole Istituzioni universitarie e nel rispetto delle disposizioni normative generali, anche a garanzia dello stesso svolgimento in piena sicurezza delle manifestazioni stesse.