• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/02363 (5-02363)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02363presentato daMULÈ Giorgiotesto diMartedì 25 giugno 2019, seduta n. 196

   MULÈ, SOZZANI, BALDELLI, BERGAMINI, GERMANÀ, PENTANGELO, ROSSO e ZANELLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il 29 maggio 2019 il Ministro interrogato, rispondeva ad un'interrogazione del gruppo Forza Italia nell'Aula di Montecitorio per «confermare in via definitiva la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione»;

   illustrando come «la procedura al momento prevede che, una volta conclusa la fase attuale relativa agli avvisi di manifestazione di interesse, la documentazione passerà al vaglio dei Governi di Francia e di Italia.», confermando un non ben specificato impegno del Governo «sugli investimenti per il rilancio dell'economia attraverso il miglioramento e il potenziamento della mobilità di persone e merci e per l'indifferibile messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti»;

   come riportato da Il Messaggero in data 25 giugno 2019, l'Unione europea avrebbe chiesto ai governi italiano e francese di chiarire in via definitiva, entro la fine del mese di luglio, se intendano continuare il progetto della linea ad alta velocità Torino-Lione;

   in particolare, interesse dell'Unione europea sarebbe quello di capire se le risorse stanziate per la realizzazione dell'opera, che ammontano a circa 813 milioni di euro, sono da dirottare verso altre opere. Fonti dell'agenzia Ansa da Bruxelles, come riportate dal quotidiano, segnalano che, in una telefonata intercorsa tra la Commissaria dell'Unione europea ai trasporti, Violeta Buie, e il Ministro Toninelli, sarebbe emerso anche il rischio concreto di dover restituire la tranche di 120 milioni di euro già versata;

   il viceministro dell'economia e delle finanze Laura Castelli, in una intervista a la Repubblica ha prospettato una soluzione compromissoria con la realizzazione di una linea ad alta velocità che ha scontentato sia i sostenitori della Tav sia i comitati contrari all'opera;

   lo stesso Marco Ponti, noto «NO-TAV», appositamente designato dal Ministro interrogato a guida del team per la redazione dell'analisi costi-benefìci che, a giudizio degli interrogati, sarebbe stata orientata a evidenziare solo aspetti negativi e criticità dell'opera, ha dichiarato su Il Manifesto: «questo governo si è solo rivelato identico ai precedenti, e di consenso elettorale e ha ceduto su tutto» –:

   se il Ministro interrogato sia in grado di confermare la volontà del Governo di procedere senza più alcun ritardo con la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione, salvaguardando le casse pubbliche dall'obbligo di restituire ingenti somme, per svariate decine di milioni di euro, in danno ai cittadini e contribuenti italiani.
(5-02363)