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Atto a cui si riferisce:
C.4/02144 (4-02144)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02144
presentata da
LONGO Fausto

  Risposta. — In merito al primo quesito posto dall'interrogante (le iniziative a tutela dei nostri connazionali in difficoltà), si precisa innanzitutto che i cittadini italiani residenti in Venezuela sono circa 143.000 e che da tempo il Governo italiano ha adottato specifici provvedimenti in tal senso. Tra questi: l'integrazione del minimo pensionistico attraverso l'adozione di un tasso di cambio, il Dicom, più vantaggioso rispetto a quello ufficiale, il bolivar soberano; il piano straordinario di assistenza ai gruppi più vulnerabili, tramite il quale nel 2018 sono stati erogati aiuti aggiuntivi per un totale di 1.972.900 Euro, pari ammontare si intende per il momento assicurare anche per il 2019; la sospensione da parte di questo Dicastero dell'adeguamento automatico della tariffa percepita per i servizi consolari al tasso di svalutazione della moneta venezuelana.
  Giova ricordare che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci) si è da tempo profuso per permettere la fornitura diretta di beni di prima necessità e medicinali irreperibili sul mercato locale. Il piano, denominato «programa de donación de medicamentos para ciudadanos italianos en Venezuela», del valore complessivo di 1 milione di euro, è stato avviato all'inizio del corrente anno. Ha recentemente avuto luogo l'importazione del primo quantitativo di medicinali (valore 144.000 euro), che è attualmente in corso di distribuzione in tutto il Paese attraverso 24 filiali di una società locale.
  Quanto al riconoscimento di Juan Guaidò come Presidente ad interim, il Ministro Moavero nel febbraio scorso ha illustrato i punti rilevanti che riassumono e sintetizzano la posizione italiana sulla vicenda.
  La prima preoccupazione del Governo è l'emergenza umanitaria. L'obiettivo è quello di trovare soluzioni non conflittuali che consentano, da un lato, le forniture essenziali dei beni base, medicinali e derrate alimentari, senza indugio, e, dall'altro, l'assistenza alle migliaia di profughi che dal Venezuela sono andati nei Paesi vicini. L'Italia è impegnata con lo stanziamento di appositi fondi (2 milioni di euro) nel quadro dell'aiuto internazionale umanitario diretto e nel pieno rispetto dei principi del diritto umanitario.
  Inoltre, il Governo italiano condanna fermamente ogni tipo di violenza e repressione, violazione delle libertà fondamentali e dei diritti umani. Si è favorevoli, infatti, a un processo di soluzione pacifica inclusiva che, nel quadro di una riconciliazione nazionale, consenta di percorrere appieno la via della democrazia.
  Più recentemente il Ministro Moavero ha ribadito che non riconosciamo la legittimità dell'elezione a presidente di Nicolas Maduro e, dunque, non lo riteniamo il presidente legittimo. Con altrettanta chiarezza il Ministro ha precisato che sono state legittime le elezioni per l'Assemblea nazionale, il cui presidente legittimo è Juan Guaidò.
  Infine, la posizione italiana è stata ulteriormente definita dal Presidente del Consiglio attraverso una lettera aperta pubblicata l'11 maggio ed indirizzata al Presidente Guaidò. Il Presidente Conte ha infatti affermato che l'Italia, assieme agli altri Paesi dell'Unione europea, ha sempre distinto, in modo lineare e coerente, gli organi democraticamente eletti, quale l'assemblea nazionale, dagli organi privi di legittimità democratica, quale la Presidenza della Repubblica.
  Ci siamo pertanto attivati su vari fronti, a partire da quello internazionale, promuovendo una soluzione pacifica, attraverso un dialogo politico finalizzato allo svolgimento di libere elezioni presidenziali. Abbiamo condannato fermamente qualsiasi escalation di violenze e abusi e abbiamo pubblicamente protestato per ogni limitazione delle prerogative dei deputati venezuelani.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Guglielmo Picchi.