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Atto a cui si riferisce:
C.4/02836 (4-02836)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 195
4-02836
presentata da
GALLO Luigi

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame gli interroganti chiedono di sapere «se sussistano i presupposti per procedere all'invio di ispettori ministeriali presso la Procura di Torre Annunziata, al fine di verificare l'avvenuto regolare svolgimento del procedimento penale» che ha interessato la Gori s.p.a., società che gestisce il servizio idrico integrato di 36 comuni delle province di Napoli e Salerno.
  Lamentano infatti che dopo circa 10 anni di indagini il procedimento sarebbe stato archiviato per intervenuta prescrizione dei reati, e che, secondo quanto ricostruito da un articolo pubblicato da «Il Fatto Quotidiano» il 9 febbraio 2019, sarebbe emerso che la società avrebbe proceduto alla «assunzione clientelare di centinaia di lavoratori presso la Gori s.p.a., segnalati dai sindaci ed amministratori dei comuni consorziati con l'ente d'Ambito Sarnese Vesuviano».
  Ringraziando per la sollecitazione, devo immediatamente precisare che dalle informazioni assunte dal procuratore generale della Corte d'Appello di Napoli, opportunamente interpellato sulla vicenda, non è stato ravvisato alcun elemento idoneo a iniziare procedure ispettive nei confronti dell'ufficio giudiziario che ha gestito il procedimento penale in questione.
  Risulta infatti dalle informazioni assunte che la procura competente si è doverosamente attivata per acquisire elementi volti all'accertamento dei fatti, ed ha scrupolosamente vagliato ogni aspetto della vicenda.
  Il procedimento si è caratterizzato per una complessissima attività di intercettazione, che ha portato nel corso delle indagini stesse alla contestazione del reato, di abuso d'ufficio, falso, corruzione, turbativa d'asta e truffa aggravata, che avrebbero interessato 26 indagati per condotte poste in essere in epoca antecedente al 2010, e pertanto non più perseguibili per intervenuta prescrizione.
  Sotto il precipuo aspetto delle assunzioni clientelari, a seguito di rivelazioni fatte da alcuni lavoratori stessi, sono tutt'ora in corso i doverosi accertamenti investigativi e gli opportuni riscontri.
  Tutto ciò premesso non si è ritenuto di attivare procedure ispettive.
  
Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.