• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03138 (4-03138)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03138presentato daMACINA Annatesto diVenerdì 21 giugno 2019, seduta n. 194

   MACINA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 4 giugno 2019, su ordine della procura di Brindisi, la Guardia di finanza ha arrestato il sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, eletto con una lista civica di centrodestra, il suo predecessore Maurizio Renna, sostenuto dal centrosinistra, e il presidente del consiglio di amministrazione della società partecipata di riscossione tributi, Luigi Conte, con l'accusa di bancarotta fraudolenta nell'ambito dell'inchiesta denominata «Oversight». In totale, sono dieci gli indagati e un dipendente del comune ha ricevuto l'interdizione dall'esercizio dei pubblici uffici. Sequestri denaro e beni per 200 mila euro;

   l'operazione si riferisce alle vicende che hanno portato al fallimento di «Fiscalità Locale srl», società a capitale misto pubblico-privato, costituita il 18 maggio del 2005, cui era affidato il servizio di riscossione dei tributi del comune, dichiarata fallita dal tribunale di Brindisi il 13 aprile del 2017;

   l'inchiesta del nucleo di polizia economico-finanziaria di Brindisi è stata avviata in seguito alle denunce presentate (l'8 settembre del 2017) da un funzionario responsabile dell'ufficio legale del comune sulle gravi irregolarità nei bilanci, nella gestione della società partecipata, oltre che condotte dispersive del patrimonio di «Fiscalità locale» con conseguente danno all'ente locale che la partecipava. Dal 2015 al 2016, inoltre, aveva segnalato un probabile omesso versamento sul conto del comune, di somme di denaro corrisposte dai cittadini a titolo di tributi;

   nel marzo 2018, sette persone, tra le quali il sindaco Pasquale Rizzo, ricevono un avviso di garanzia;

   sono disposte perquisizioni e sequestrati documenti e gli hard disk dei computer in uso ad alcuni indagati. Secondo gli inquirenti, Rizzo, tra l'altro, sarebbe stato firmatario della messa in liquidazione della «Fiscalità locale srl» senza il passaggio in consiglio comunale, atto oggetto di duri scontri in consiglio comunale;

   dalle verifiche eseguite dalla Guardia di finanza di Brindisi, scaturite nei recenti arresti, sui conti correnti sui quali aveva operato Fiscalità locale, sono emerse molteplici operazioni bancarie attinenti a operazioni riconducibili ad emissione di assegni circolari (per un totale di 66.648,29 euro), girofondi (per un totale di 3.193.800 euro, effettuati dal conto master delle Poste italiane al conto n. 10 della BPP) e consulenze (per un totale di 82.366,18 euro), ritenute «non giustificabili», in quanto hanno permesso alla società di usufruire indebitamente di somme di denaro di esclusiva spettanza del comune;

   i finanzieri hanno accertato che le gravi irregolarità non riguardavano solo la gestione 2015/2016, atteso che Fiscalità locale srl era stata creata e tenuta in vita per oltre un decennio solo per essere utilizzata come strumento di favori politico-elettorali. Ciò si desume dalle violazioni dello statuto riscontrate sin dall'anno 2008, da una lunga serie di false comunicazioni sociali accertate a decorrere dall'anno 2010 per impedire la messa in liquidazione della società, da condotte di appropriazione perpetrate dai rappresentanti di Fiscalità locale srl e realizzate grazie ad una gestione promiscua dei conti della società e di quelli del comune nonché all'assenza di controllo: come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari (gip) «i risultati delle intercettazioni telefoniche evidenziavano, senza dubbio alcuno, la promessa e la corresponsione di somme di denaro in cambio di voti nel periodo della campagna elettorale conclusasi con le elezioni del 10 giugno 2018, restituendo uno scenario inquietante in ordine alle modalità di gestione della cosa pubblica, sempre piegata (...) agli interessi dei singoli» (il tutto come riportano gli articoli di stampa);

   alla luce delle dichiarazioni sopra riportate rese dal gip sussiste la necessità di escludere che vi siano condizionamenti della criminalità organizzata nell'attività dell'amministrazione locale coinvolta –:

   se il Governo intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere l'invio di una commissione di accesso presso il comune di San Pietro Vernotico, ai sensi dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.
(4-03138)