• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/03121 (4-03121)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03121presentato daBENEDETTI Silviatesto diMercoledì 19 giugno 2019, seduta n. 192

   BENEDETTI e CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   S.e.s.a. spa (Società estense servizi ambientali) con sede ad Este in provincia di Padova, è una ditta in cui sono presenti i seguenti impianti: smaltimento di rifiuti non pericolosi urbani (discarica), selezione frazione secca residua da raccolta differenziata, compostaggio e digestione anaerobica;

   il capitale della società S.e.s.a. è al 51 per cento di proprietà del comune di Este e al 49 per cento di Finam Group; di quest'ultimo il socio al 45 per cento è Angelo Mandato, imprenditore e socio anche di altre imprese, sempre nel settore della gestione dei rifiuti: la Bioman di Pordenone, nel cui consiglio di amministrazione figurava come vicepresidente, fino a maggio 2019, il senatore Gianpaolo Vallardi, attuale presidente della Commissione agricoltura del Senato, e la Biogreen, dalla quale nel 2018 è partita una donazione di 30 mila euro al partito della Lega;

   l'attività di compostaggio di S.e.s.a. è stata oggetto di una recente inchiesta della testata giornalistica Fanpage sul business milionario del compost in Veneto. Il responsabile ufficio stampa di S.e.s.a., Fabrizio Ghedin, ha chiesto un incontro con la direzione di Fanpage, nel corso del quale ha prospettato la possibilità di un investimento pubblicitario di 100 mila euro l'anno in favore della testata giornalistica. Tale tentativo di «persuasione» è stato denunciato dalla stessa testata Fanpage;

   Fabrizio Ghedin è stato consulente della comunicazione anche per la società Bioman e, dal 3 dicembre 2018, curava la comunicazione della sottosegretaria per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Vannia Gava. A seguito dell'inchiesta di Fanpage, Ghedin si è dimesso dall'incarico pubblico;

   la sottosegretaria Vannia Gava, alla richiesta di chiarimenti da parte di Fanpage relativamente all'eventuale conflitto di interessi per aver incaricato Ghedin per la propria comunicazione, ha dichiarato: «Io vado a visitare tutte le aziende che lavorano in ambito di raccolta e selezione dei rifiuti. Io ho una mia idea di economia circolare che non va ad agevolare qualcuno»;

   alla stessa domanda, da parte di Telefriuli, invece ha risposto: «Se sapevo che al momento dell'incarico ministeriale era responsabile dei rapporti con la stampa di Sesa? Sì, si può svolgere più incarichi nel medesimo tempo e non è l'unico a farlo. Cercavo qualcuno con esperienza nel settore ambientale e che conoscesse la terminologia corretta. Per me questo era un valore aggiunto». Di fatto la sottosegretaria ammette di essere stata a conoscenza del possibile conflitto di interessi del proprio collaboratore;

   il comma 1 dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Codice di Comportamento», prevede, tra l'altro, che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico;

   al comma 3 si prevede, tra l'altro, che la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti;

   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con decreto ministeriale si è dotato di un codice di comportamento –:

   quali iniziative urgenti di competenza si intendano assumere, anche in relazione alle norme di legge richiamate in premessa, in particolare con riguardo agli uffici di diretta collaborazione ministeriale, e se non si ritenga opportuno ritirare le deleghe alla sottosegretaria coinvolta o almeno adottare ogni utile iniziativa di competenza per evitare possibili conflitti di interessi con le aziende operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
(4-03121)