• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00262 (7-00262) «Moretto, Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan».



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00262presentato daMORETTO Saratesto diMartedì 18 giugno 2019, seduta n. 191

   Le Commissioni X e XI,

   premesso che:

    nella giornata del 31 maggio 2019, successivamente alla chiusura della tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo, l'azienda multinazionale Whirlpool, durante un incontro con alcune organizzazioni sindacali, convocato per un aggiornamento del piano industriale 2019-2021, ha reso nota la propria volontà di procedere alla riconversione del suo sito produttivo di Napoli e alla cessione del ramo d'azienda ad una società terza;

    lo stabilimento industriale napoletano è specializzato nella produzione di lavatrici ad alta tecnologia e conta attualmente la presenza di 420 operai, il cui futuro lavorativo è ora messo seriamente a rischio, senza alcun preavviso, insieme a quello di molti lavoratori dipendenti delle aziende campane dell'indotto;

    questa decisione della proprietà è arrivata, in maniera unilaterale, dopo che il 25 ottobre 2018 Whirlpool aveva annunciato un piano industriale di 250 milioni di euro di investimenti da distribuire tra il 2019 e il 2021, alcuni dei quali da realizzare nello stabilimento di Napoli, ottenendo così, nell'accordo firmato dal Governo italiano presso il Ministero dello sviluppo economico, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che avevano lo scopo di supportare proprio il piano di investimenti;

    dal mese di aprile 2019 erano giunte al Governo, da parte delle organizzazioni sindacali, richieste congiunte di confronto, rimaste del tutto inascoltate, affinché fosse riaperta l'interlocuzione con la proprietà della società multinazionale presso il Ministero competente in modo da seguire da vicino l'andamento e l'applicazione del piano di rilancio degli stabilimenti Whirlpool;

    già nel 2015 lo stesso gruppo multinazionale aveva annunciato la chiusura dello stabilimento di Carinaro (Caserta), ma grazie ad una lunga e non semplice trattativa condotta dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dello sviluppo economico pro tempore, decise di recuperare lo stabilimento campano convertendolo in piattaforma logistica a servizio di tutto il gruppo;

    secondo indiscrezioni emerse nel corso di una trasmissione televisiva, in realtà, sin dall'inizio del mese di aprile 2019 la Whirlpool avrebbe informato il Governo delle intenzioni di lasciare l'impianto napoletano e, per individuare un nuovo possibile investitore in sostituzione del gruppo americano, sarebbe stato dato incarico ad Invitalia, senza, tuttavia, darne comunicazione alle organizzazioni sindacali e alle amministrazioni locali;

    all'indomani della suddetta comunicazione aziendale del 31 maggio 2019, si è proceduto all'immediata convocazione dell'apposito tavolo ministeriale, e successivamente si è minacciato la revoca dei 50 milioni di euro di fondi pubblici riconosciuti nel corso degli ultimi quattro anni al gruppo americano;

    la restituzione di tali contributi è ordinariamente già prevista dalle clausole standard degli accordi di finanziamento firmati e i citati contributi sono revocabili solo con riferimento a quelli relativi al sito napoletano, pena il rischio di soccombenza in inevitabili ricorsi giurisdizionali e la messa a rischio di ulteriori posti di lavoro;

    a seguito dell'ultimo incontro in sede ministeriale, la società Whirlpool avrebbe annunciato di rivedere la sua decisione di lasciare il sito napoletano;

    la gestione di vertenze tanto complesse quanto delicate per territori già segnati da gravi problemi occupazionali e sociali, necessita della massima trasparenza nei rapporti con i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le amministrazioni locali interessate,

impegnano il Governo:

   ad adottare ogni utile iniziativa per tutelare i diritti dei lavoratori del sito napoletano e di tutti gli impianti del gruppo Whirlpool in Italia, salvaguardando i posti di lavoro e la continuità reddituale;

   ad assumere ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, volta ad assicurare che il sistema di vigilanza sulla gestione delle crisi aziendali e sulla attuazione dei piani industriali sia efficace, tempestivo e trasparente;

   a relazionare periodicamente al Parlamento sull'andamento delle vertenze aziendali e sulle ricadute occupazionali delle medesime.
(7-00262) «Moretto, Serracchiani, Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan».