• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/00897 BELLANOVA, RICHETTI, BOLDRINI, MANCA, IORI, PATRIARCA, COLLINA - Ai Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00897 presentata da TERESA BELLANOVA
martedì 11 giugno 2019, seduta n.120

BELLANOVA, RICHETTI, BOLDRINI, MANCA, IORI, PATRIARCA, COLLINA - Ai Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. - Premesso che:

le organizzazioni sindacali di categoria First CISL, Fisac CGIL e Uilca UIL hanno sottoposto all'attenzione degli interroganti la situazione che si trovano a vivere 135 professionisti dell'Agenzia per lo sviluppo INVITALIA SpA, impegnati nella ricostruzione post terremoto in Emilia-Romagna;

si tratta di lavoratori assunti con contratto a tempo determinato e che dopo svariati rinnovi al 30 giugno 2019 (in conseguenza delle disposizioni previste dal cosiddetto decreto dignità di cui al decreto-legge n. 87 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 2018) si troveranno nella condizione di perdere il loro posto di lavoro;

considerato che:

il mancato rinnovo del contratto di questi lavoratori significherebbe la perdita di professionalità già formate che vantano attualmente un'esperienza di almeno tre anni in questo settore e che hanno di fatto contribuito, ognuno per le proprie competenze, alla ripresa economica e sociale di un territorio gravemente provato dal sisma;

da quanto riportato dalle sigle sindacali il 30 giugno 2019 scadrebbe la convenzione tra Invitalia e la Regione Emilia-Romagna, che, di fatto, "permette" l'impegno nell'attività di ricostruzione;

rilevato che, venendo meno la continuità lavorativa dei 135 lavoratori professionalizzati, il rischio concreto che le categorie sindacali rilevano è che l'erogazione dei circa 400 milioni di euro finalizzati alla ripresa delle piccole e medie imprese e alla liquidazione dei danni ai privati cittadini possa di fatto subire una brusca frenata. In tal modo si accumulerebbe un ritardo sul completamento dell'opera di ricostruzione,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione descritta e che cosa intendano fare per evitare un'ulteriore perdita di posti di lavoro per effetto del decreto dignità e una pesante penalizzazione nei confronti di un territorio già fortemente provato dal terremoto.

(3-00897)