• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00778 (3-00778)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00778presentato daCONTE Federicotesto diMartedì 11 giugno 2019, seduta n. 188

   CONTE e FORNARO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:

   diversi organi di stampa hanno dato notizia, il 5 giugno 2019 e nei giorni seguenti, che il Ministero dell'interno impugnerà le sentenze del tribunale amministrativo regionale della Toscana relative alle cosiddette «zone rosse» a Firenze e quelle dei tribunali di Firenze e Bologna che hanno ordinato l'iscrizione all'anagrafe di alcuni richiedenti asilo;

   sempre secondo gli stessi organi di stampa, a seguito di ciò il Ministero dell'interno avrebbe manifestato l'intenzione di richiedere all'Avvocatura dello Stato di valutare se i magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi dal farlo a causa delle loro presunte posizioni in contrasto con le politiche del Governo in materia di sicurezza;

   il Ministero, al fine di sostenere questa tesi, starebbe analizzando una serie di interventi e di opinioni espresse dai giudici, pubblicamente o attraverso riviste o convegni di associazioni che si occupano dei temi dell'immigrazione, come la rivista «Diritto, immigrazione e cittadinanza» e «l'Associazione studi giuridici per l'immigrazione»;

   i giudici oggetto dell'iniziativa del Ministero sarebbero: Luciana Breggia, magistrato del tribunale di Firenze, verso la quale il Ministro interrogato si era rivolto, durante la campagna elettorale, dicendo: «si candidi per cambiare le leggi che non condivide», Rosaria Trizzino, giudice che presiede la sezione del tribunale amministrativo regionale della Toscana, e Matilde Betti, presidente della prima sezione del tribunale civile di Bologna;

   il Ministro interrogato ha dichiarato ai media che lo interrogavano sulla vicenda che con tale misura «non intendiamo controllare nessuno, né creare problemi alla magistratura», aggiungendo che «ci chiediamo se alcune iniziative pubbliche siano compatibili con un'equa amministrazione della giustizia», non smentendo, quindi, l'iniziativa del Ministero dell'interno verso i giudici e mettendone in discussione l'imparzialità, non in base a una valutazione di ordine giuridico dei provvedimenti adottati, ma in base a opinioni espresse in occasioni pubbliche;

   sulla vicenda si è espressa in modo molto preoccupato l'Associazione nazionale magistrati –:

   se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, confermi quanto riportato dai media e non ritenga di astenersi da qualsiasi atto che possa recare discredito all'attività giudiziaria, rischiare di fare perdere la necessaria serenità dei giudici e rischiare di manifestarsi, ad avviso degli interroganti, come un pericoloso sistema di schedatura dei giudici in base alle loro opinioni.
(3-00778)