• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00416 (2-00416) «Cenni, Critelli, Fiano, Sensi, Bruno Bossio, Boschi, Paita, Lotti, Madia, Andrea Romano, Ferri, Fragomeli, Migliore, Buratti, Cantini, Serracchiani, Padoan, Gribaudo, Gavino Manca,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00416presentato daCENNI Susannatesto diMartedì 11 giugno 2019, seduta n. 188

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   la normativa relativa alle politiche attive sul lavoro ha subìto negli ultimi anni un sostanziale processo di riforma, a partire dall'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56;

   la legge delega n. 183 del 2014 ha assegnato alle regioni la competenza della gestione del Centri per l'impiego (Cpi) e delle misure di politica attiva da erogare attraverso gli stessi, ovvero attraverso la rete dei soggetti accreditati;

   la Toscana è stata la prima regione italiana a dotarsi di una legge di riordino istituzionale per risolvere il nodo del riassorbimento delle funzioni e del personale delle province, tra le quali anche le politiche attive in materie di lavoro;

   in particolare, la regione Toscana ha adottato una normativa regionale (con la legge regionale n. 59 del 2014) con l'obiettivo di predisporre gli elementi salienti del modello toscano di erogazione dei servizi per il lavoro, a partire dall'istituzione, una volta conclusa la fase transitoria, di un'Agenzia regionale del lavoro come ente regionale di riferimento per l'organizzazione e la gestione dei servizi per l'impiego sul territorio regionale e del relativo personale;

   successivamente con la legge regionale 8 giugno 2018, n. 28 è stato disciplinato nel merito il processo riorganizzativo del mercato del lavoro, con l'istituzione in via definitiva dell'Agenzia regionale toscana per l'impiego (Arti);

   dal 28 giugno 2018 è stato quindi trasferito ad Arti il personale a tempo indeterminato appartenente alla qualifica dirigenziale e alle categorie del comparto funzioni locali delle province e della città metropolitana risultante dall'elenco alle convenzioni stipulate tra la regione e gli enti medesimi;

   è stato inoltre trasferito ad Arti il personale a tempo determinato, appartenente alle categorie del medesimo comparto ed il personale di qualifica dirigenziale, risultante dalle convenzioni sopra menzionate il cui rapporto di lavoro fosse in corso alla data del trasferimento;

   il modello perseguito dalla regione Toscana relativo ai centri per l'impiego vuole valorizzare una proficua e stretta sinergia fra settore pubblico e privato, ovvero mediante l'appalto dei servizi per il lavoro, al fine di assicurare in tutte le sedi del territorio i migliori standard di qualità previsti dalla Carta dei servizi regionale e i livelli essenziali delle prestazioni previsti a livello nazionale;

   questo modello di governance ha permesso nel corso degli ultimi anni l'inserimento di molte professionalità provenienti dal settore privato, a diverso titolo e con molteplici forme contrattuali, all'interno delle strutture pubbliche che erogavano servizi in materia di politiche attive sul lavoro;

   la Conferenza Stato-regioni ha approvato il 17 aprile 2019 un piano che prevede il potenziamento dei centri per l'impiego dal punto di vista infrastrutturale e delle dotazioni organiche;

   la regione Toscana, al fine di potenziare i servizi di politiche attive sul lavoro, ha previsto 709 assunzioni in tre anni, dal 2019 al 2021 nei centri per l'impiego presenti sul territorio;

   nelle scorse settimane è stato siglato un accordo per il potenziamento del personale per i centri per l'impiego tra regione Toscana e Cgil, Cisl e Uil che si pone l'obiettivo di bandire entro il 30 giugno 2019 i primi concorsi;

   nel suddetto protocollo le parti hanno convenuto che, nel rispetto delle normative sull'accesso al pubblico impiego, venga comunque valorizzata l'esperienza e la professionalità maturata dagli operatori che da tempo si occupano di politiche attive del lavoro e che in questi anni vi hanno lavorato;

   il consiglio regionale della Toscana ha approvato il 29 maggio 2019 una risoluzione unitaria che impegna la giunta ad attivarsi affinché «le professionalità che a diverso titolo e con molteplici forme contrattuali operano all'interno dei Centri per l'impiego della Toscana vengano valorizzate al massimo e tutelate nell'attuale fase di potenziamento dei servizi in materia di politiche attive sul lavoro, anche attribuendo premialità e punteggi aggiuntivi in loro favore e salvaguardando le attuali forze lavoro». Il documento chiede inoltre alla giunta di continuare il confronto con il Governo affinché vengano prese adeguate iniziative volte a favorire procedure concorsuali agevolate per le professionalità richieste, anche approfondendo la possibilità di evitare loro meccanismi di preselezione previsti nei prossimi bandi di assunzioni di Arti, l'Agenzia regionale per l'impiego, al fine di garantire una piena operatività dei centri e non disperdere professionalità qualificate che si sono formate negli anni;

   in questa direzione il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha inviato il 29 maggio 2019 una lettera a Giulia Bongiorno, Ministro per la pubblica amministrazione, in cui si sottolinearla volontà della Regione di «salvaguardare il proprio modello organizzativo di gestione della rete regionale dei centri per l'impiego, fortemente incentrato sulla governance pubblica e rafforzata da una funzione complementare svolta da operatori privati presso i nostri Centri per l'impiego, con la presenza di figure specialistiche nell'ambito delle politiche attive dei lavoro». In tal senso Enrico Rossi ha chiesto un confronto urgente con il Governo, in previsione della predisposizione dei bandi di concorso, «per sottoporre più approfonditamente le problematiche che ci troviamo a dover affrontare e collaborare all'individuazione di modalità e soluzioni operative più idonee a raggiungere l'obiettivo della massima valorizzazione delle professionalità competenze presenti» –:

   se il Governo intenda attivare con urgenza un tavolo di confronto con la regione Toscana per poter individuare, per le procedure concorsuali relative al potenziamento dei servizi in materia di politiche attive sul lavoro e nel rispetto della normativa vigente in materia di accesso al pubblico impiego, modalità premianti per valorizzare e salvaguardare le professionalità che, a diverso titolo e con molteplici forme contrattuali, già operano all'interno dei centri per l'impiego della Toscana.
(2-00416) «Cenni, Critelli, Fiano, Sensi, Bruno Bossio, Boschi, Paita, Lotti, Madia, Andrea Romano, Ferri, Fragomeli, Migliore, Buratti, Cantini, Serracchiani, Padoan, Gribaudo, Gavino Manca, Frailis, Nardi, Ciampi, Pezzopane, Fregolent, Di Giorgi, Annibali, Bonomo, Melilli, Ceccanti, Anzaldi».