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Atto a cui si riferisce:
C.5/02231 (5-02231)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02231

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  il progetto di riorganizzazione degli uffici periferici dell'amministrazione della Pubblica Sicurezza si basa su una preliminare attività di analisi di dati ed informazioni, con la finalità di individuare per le diverse strutture territoriali le eventuali criticità in termini di concreto impiego delle risorse e le reali esigenze operative e funzionali, alla luce dei relativi carichi di lavoro.
  Gli indicatori utilizzati, elaborati in un indice sintetico validato scientificamente con la consulenza dell'ISTAT, sono quelli riferibili alle attività di polizia integrati con gli indicatori di contesto riferibili ai dati strutturali di ogni provincia.
  È stata dunque elaborata una suddivisione delle Questure in due fasce: quella da Dirigente Generale e quella da Dirigente Superiore, in ragione delle criticità emerse e dei carichi di lavoro rilevati.
  In particolare, le Questure di Padova, Verona, Brescia, Bergamo, Caserta e Salerno rientrano tra quelle di fascia da dirigente generale, mentre la Questura di Foggia in quella da dirigente superiore.
  Per tutte le Questure menzionate è stata prevista una dotazione organica a regime superiore a quella effettiva attuale, con un considerevole incremento, per ognuna, di operatori del ruolo ordinario di polizia.
  L’iter di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante «Regolamento per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'Amministrazione della pubblica sicurezza», è in fase di definizione.
  Infatti, lo schema di Regolamento è stato sottoposto, in via preliminare, al favorevole esame del Consiglio dei Ministri, il 20 maggio scorso.
  Si procederà, adesso, a sottoporre il provvedimento al previsto esame del Consiglio di Stato e al successivo parere delle Commissioni parlamentari, per essere, poi, sottoposto nuovamente alla definitiva approvazione del Consiglio dei ministri.
  A questo piano riorganizzativo si accompagnerà l'assunzione entro il prossimo aprile del 2020 di 3 mila nuovi agenti per rafforzare gli uffici di polizia.
  Lo prevede il piano di potenziamento presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali del personale. I 2.988 nuovi agenti saranno assegnati in tre fasi: 483 agenti entro il prossimo luglio, 654 entro fine anno e 1.851 entro aprile 2020.
  In particolare, 2.094 unità sono destinate alle questure, 539 alle specialità, 149 alle frontiere, i restanti saranno utilizzati in altri compiti d'istituto. Il potenziamento avverrà sulla base del citato piano di riorganizzazione delle questure e tenendo conto della differenza tra personale presente e nuovi organici.
  A giugno il nuovo concorso permetterà di assumere 1.515 agenti che saranno operativi entro fine 2020, consentendo di destinare ai presidi di polizia complessivamente 4.503 agenti.
  L'obiettivo del Governo è assumere nei prossimi anni circa 8 mila donne e uomini delle Forze dell'Ordine in più tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza oltre ai Vigili del Fuoco.