• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.7/00025 Le Commissioni riunite, a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento, dell'affare assegnato sulla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo...



Atto Senato

Risoluzione in Commissione 7-00025 presentata da DONATELLA TESEI
giovedì 6 giugno 2019, seduta n.005


Le Commissioni riunite,
a conclusione dell'esame, ai sensi dell'articolo 50 del Regolamento, dell'affare assegnato sulla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1° ottobre-31 dicembre 2018, anche al fine della relativa proroga per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2019, deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2);

preso atto delle comunicazioni rese, il 31 maggio 2019, dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro della difesa innanzi alle Commissioni congiunte affari esteri e difesa del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;

preso atto degli elementi conoscitivi resi, innanzi alle medesime Commissioni, dal Capo di Stato maggiore della Difesa, il 28 maggio 2019;

preso atto che, nella citata Relazione, viene chiesta l'autorizzazione per la prosecuzione, nel 2019, delle seguenti missioni in corso:

1. Joint Enterprise (missione NATO - scheda 1/2019)
2. EULEX Kosovo (personale militare) (missione UE - scheda 2/2019)
3. EULEX Kosovo (personale Polizia di Stato) (missione UE - scheda 3/2019)
4. United Nations Mission in Kosovo UNMIK (missione ONU - scheda 4/2019)
5. EUFOR ALTHEA (missione UE - scheda 5/2019)
6. Missione bilaterale Forze di polizia in Albania (scheda 6/2019)
7. United Nations Peacekeeping Force in Cyprus UNFICYP (missione ONU - scheda 7/2019)
8. Sea Guardian (missione NATO - scheda 8/2019)
9. EUNAVFORMED SOPHIA (missione UE - scheda 9/2019)
10. Resolute Support Mission (missione NATO - scheda 10/2019)
11. United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL (missione ONU - scheda 11/2019)
12. Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza libanesi (scheda 12/2019)
13. Temporary International Presence in Hebron TIPH2 (missione multilaterale - scheda 13/2019)
14. Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (scheda 14/2019)
15. European Union Border Assistance Mission in Rafah EUBAM Rafah (missione UE - scheda 15/2019
16. European Union Police Mission for the Palestinian Territories EUPOL COPPS (personale della Polizia di Stato) (missione UE scheda 16/2019)
17. Partecipazione alla Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (scheda 17/2019)
18. NATO Mission in Iraq (scheda 18/2019)
19. United Nations Military Observer Group in India and Pakistan UNMOGIP (missione ONU - scheda 19/2019)
20. Impiego su basi bilaterali di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medioriente e Asia (scheda 20/2019)
21. United Nations Support Mission in Libya UNSMIL (missione ONU - scheda 21/2019)
22. Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (scheda 22/2019)
23. Missione su base bilaterale di assistenza alla Guardia costiera della Marina militare libica (scheda 23/2019)
24. Missione UE denominata EUBAM LIBYA (missione UE - scheda 24/2019)
25. Missione UN denominata United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali MINUSMA (missione ONU - scheda 25/2019)
26. Missione UE denominata EUTM Mali (missione UE - scheda 26/2019)
27. Missione UE denominata EUCAP Sahel Mali (missione UE - scheda 27/2019)
28. Missione UE denominata EUCAP Sahel Niger (missione UE - scheda 28/2019)
29. Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (scheda 29/2019)
30. United Nations Mission for the referendum in Western Sahara - MINURSO (missione ONU - scheda 30/2019)
31. Multinational Force and Observers in Egitto MFO (scheda 31/2019)
32. European Union Training Mission Repubblica centrafricana - EUTM-RCA (Missione UE, scheda 32/2019)
33. Missione UE antipirateria denominata ATALANTA (missione UE - scheda 33/2019)
34. Missione UE denominata EUTM Somalia (missione UE - scheda 34/2019)
35. Missione UE denominata EUCAP Somalia (missione UE - scheda 35/2019)
36 Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane (scheda 36/2019)
37. Impiego di personale militare presso la base nazionale nella Repubblica di Gibuti (scheda 37/2019)
38. Impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per la sorveglianza e la sicurezza dei confini nazionali nell'area del Mediterraneo centrale (operazione Mare Sicuro) (scheda 38/2019)
39. Partecipazione al dispositivo NATO a difesa dei confini sud-orientali dell'Alleanza denominato "Support to Turkey" (scheda 39/2019)
40. Partecipazione al dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'area sud-orientale dell'Alleanza (scheda 40/2019)
41. Partecipazione al dispositivo NATO per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza (scheda 41/2019)
42. Partecipazione al dispositivo NATO in Lettonia Enhanced Forward Presence (scheda 42/2019)
43. Partecipazione al dispositivo NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda 43/2019)
44. Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate per l'anno 2019 (scheda 44/2019)
45. Supporto info-operativo a protezione delle Forze armate (scheda 50/2019);

preso atto che, per il 2019, non risulta prorogata la missione Nato di supporto in Tunisia e non risulta prorogata la partecipazione di due magistrati fuori ruolo alle missioni EULEX Kosovo e EUPOL COPPS;

preso altresì atto che, nella Relazione, viene chiesta l'autorizzazione per la prosecuzione, nel 2019, dei seguenti interventi di cooperazione e sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione:
1. Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda 45)
2. Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda 46)
3. Iniziative delle organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda 47)
4. Contributo a sostegno delle Forze di sicurezza afghane, comprese le forze di polizia (scheda 48)
5. Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda 49);

considerato che la partecipazione alle missioni internazionali rappresenta una componente essenziale della politica estera e di sicurezza del nostro Paese, che, grazie anche alla professionalità del proprio personale impegnato, rafforza la posizione e il prestigio dell'Italia nella comunità internazionale;

valutati positivamente gli orientamenti di politica estera e di difesa contenuti nelle deliberazioni del Consiglio dei ministri, volti a proseguire, in ambito multilaterale, europeo ed atlantico e nel rispetto della legalità internazionale e del diritto umanitario, il contrasto alle minacce terroristiche, a garantire la sicurezza dell'area euro-mediterranea, a fornire supporto attivo alle iniziative dell'Alleanza atlantica in relazione alle crisi, anche di nuovo tipo, presenti lungo i suoi confini orientali e meridionali e, infine, a partecipare alle iniziative intraprese dall'ONU e dall'Unione europea per la pace e la stabilità internazionale;

apprezzato che, come si legge nel documento in esame, "la principale linea di continuità è dettata dai principi consolidati che caratterizzano la nostra azione, come la fede nel processo di integrazione europea e nel legame transatlantico, la vocazione mediterranea, la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali";

rilevato che la consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi è pari a 7.343 unità (con una riduzione di 624 unità rispetto al 2018), e che la consistenza media è pari a 6.290 unità (con una riduzione di 19 unità);

rilevato che l'impegno italiano, come riportato nella relazione illustrativa, è prevalentemente incentrato nella regione euro-mediterranea e del Medio oriente allargato, a partire dalle aree più prossime all'Italia e in particolare:

in Libia, teatro di priorità strategica per gli interessi nazionali in materia di sicurezza (anche energetica), dove, a fronte dell'ulteriore deterioramento del quadro generale, l'obiettivo della presenza resta il sostegno alle popolazioni locali e la stabilizzazione del Paese, con la partecipazione alle missioni UNSMIL e EUBAM LYBIA, oltre che con una missione bilaterale di assistenza alla locale Guardia costiera e un'ulteriore missione bilaterale di assistenza e supporto (in cui sono incluse, tra l'altro, le attività dell'ospedale di Misurata);

in Libano, anche a fronte del recente innalzamento della tensione con Israele, sia nell'ambito della missione UNIFIL, di cui l'Italia ha da poco riacquisito il comando (con un contingente di oltre mille unità), sia con la missione bilaterale di assistenza alle Forze di sicurezza libanesi;

con la partecipazione alla coalizione internazionale di contrasto alla minaccia del Daesh (che prevede l'impiego di oltre mille unità di personale militare) e alla missione Nato di sostegno al governo iracheno;

in Niger, con la missione bilaterale per rafforzare il controllo del territorio e dei flussi migratori da parte delle autorità locali (con un contingente medio annuale di 250 unità, come dai nuovi accordi con la controparte nigerina), oltre che con la partecipazione alla missione EUCAP Sahel Niger;

nel Corno d'Africa, con una missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, e con la partecipazione alle missioni di addestramento e capacity building EUCAP e EUTM Somalia (quest'ultima a guida italiana), oltre che, nei mari adiacenti, con la missione europea EUNAVFOR Atalanta per il contrasto al fenomeno della pirateria(con oltre 400 unità);

preso atto che in Afghanistan, dove l'Italia continua ad essere uno dei quattro contributori principali della missione NATO Resolute Support, è programmata una progressiva riduzione del nostro contingente di circa cento unità di personale militare (da 800 a 700), comunque subordinato alla conclusione del processo elettorale in corso;

preso atto che l'Italia continuerà a partecipare (con oltre 500 unità di personale) alla missione EUNAVFOR MED Sophia, che è stata prorogata dal Consiglio Ue fino al 30 settembre 2019, pur sospendendo temporaneamente il dispiego degli assetti navali;

preso atto che l'Italia mantiene un consistente impegno di assistenza militare nei Balcani, in particolare con la partecipazione (con oltre 500 unità dispiegate), alla missione NATO Joint Enterprise (che comprende anche la missione KFOR, a guida italiana) oltre che con la missione bilaterale in Albania e le missioni EULEX Kosovo, UNMIK Kosovo e ALTHEA Bosnia-Erzegovina;

considerato che, negli ultimi anni, le condizioni di sicurezza dello scenario internazionale e, in particolare, all'interno e attorno all'Europa, si sono considerevolmente deteriorate, anche per le nuove sfide asimmetriche, con il conseguente aumento della necessità di rafforzare la capacità dell'Europa di promuovere la sicurezza all'interno e all'esterno dei suoi confini, nonché di rinsaldare il partenariato con la NATO e le relazioni transatlantiche;

valutato positivamente l'apporto al ruolo dell'Unione europea come attore della sicurezza internazionale che può derivare dai recenti sviluppi in materia di difesa comune, tra cui l'avvio della cooperazione strutturata permanente e la previsione, nel prossimo quadro finanziario pluriennale, di un Fondo europeo per la difesa volto a sostenere iniziative multinazionali di ricerca e sviluppo;

ribadita la necessità che l'Italia continui in maniera significativa a contribuire a tali sviluppi e a partecipare a tali iniziative in ambito Ue, anche con i necessari corrispondenti investimenti di natura economica;

considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, anche per il 2019, in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo e sull'Africa, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e delle migrazioni irregolari;

preso atto che l'onere finanziario complessivo della proroga, secondo quanto riportato dalla relazione tecnica, comprese le obbligazioni esigibili nell'anno finanziario 2020, è determinato in euro 1.426.481.331, di cui 1.100.835.456 a carico del Ministero della difesa, 296 milioni a carico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; 7.722.305 a carico del Ministero dell'interno, 6.923.570 a carico del Ministero dell'economia e delle finanze, 15 milioni a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri;

si esprimono favorevolmente alla proroga, per l'anno in corso, delle missioni di cui alla Relazione analitica deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019;

impegnando il Governo:

- in relazione alla missione EUNAVFOR MED Sophia (scheda 9/2019), ad operare nelle opportune sedi dell'Unione europea, affinché vengano modificate le regole che attualmente individuano l'Italia come unico Paese di sbarco delle persone soccorse in mare, dando finalmente concreto sviluppo allo spirito e alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno dello scorso anno;

- in relazione alla missione bilaterale di assistenza alla guardia costiera libica (scheda n. 23/2019), tenuto conto degli impegni dell'Italia nei confronti della guardia costiera libica, a svolgere costanti azioni di monitoraggio, ove sussistano le condizioni, affinché sulle imbarcazioni fornite dall'Italia alla Libia, con particolare riguardo ai modelli delle guardacoste Corrubia, sia installata solo la strumentazione utile al controllo e sicurezza nel contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani, nonché alle attività di soccorso in mare, in rispetto delle vigenti disposizioni internazionali ed europee in materia di embargo.
(7-00025)
TESEI,CANDURA