• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01740 ORTIS, SILERI, CASTELLONE, DI MARZIO - Al Ministro della salute. - Premesso che: il 19 luglio 2018 Michele Cesaride, quarantasettenne padre di famiglia, lasciava moglie e due figli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01740 presentata da FABRIZIO ORTIS
martedì 4 giugno 2019, seduta n.117

ORTIS, SILERI, CASTELLONE, DI MARZIO - Al Ministro della salute. - Premesso che:

il 19 luglio 2018 Michele Cesaride, quarantasettenne padre di famiglia, lasciava moglie e due figli minorenni in quello che fu uno dei più clamorosi e tragici casi della recente storia della sanità molisana;

a seguito di un forte mal di testa, di intensità crescente, e la chiamata al 118, il larinese Cesaride venne trasportato nell'ospedale "San Timoteo" di Termoli (Campobasso). Nonostante la sospetta emorragia cerebrale, non sembra aver ricevuto alcun trattamento adeguato a tale patologia. Di più: gli esami necessari per appurare la diagnosi non furono effettuati, in quanto la TAC della struttura era in manutenzione programmata;

stando a quanto asserito dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, il servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica sarebbe stato potenziato proprio per sopperire alla chiusura dei punti di primo intervento di Larino e Venafro. Resta il fatto che il servizio non sembra essere stato a conoscenza dell'inutilizzabilità della macchina nella struttura termolese. Inoltre, anche se fosse stata funzionante, nulla si sarebbe potuto fare, data la mancanza di personale specializzato e di attrezzature adeguate;

dopo ben due ore di inutile sosta al San Timoteo, il paziente fu quindi portato all'ospedale "Casa sollievo della sofferenza" di San Giovanni Rotondo, nel foggiano. Nonostante i quasi 90 chilometri di distanza e la viabilità molisana insufficiente, il trasferimento avvenne in autoambulanza, non in elisoccorso. La morte cerebrale sopraggiunse durante l'intervento chirurgico. I familiari autorizzarono l'espianto e la donazione degli organi;

il caso ebbe rilevanza nazionale, tanto che il Ministro in indirizzo dispose un'ispezione per la struttura ospedaliera termolese, dichiarando come occorresse "accertare le inefficienze organizzative, le eventuali responsabilità personali ma anche gli errori causati da una cattiva programmazione della politica regionale",

si chiede di sapere:

quali siano le risultanze dell'ispezione disposta;

se il Ministro in indirizzo intenda adottare gli opportuni provvedimenti affinché sia ripristinata una situazione di pieno funzionamento delle strutture ospedaliere e del sistema sanitario regionale, così garantendo ai cittadini il diritto alla salute.

(4-01740)