• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00405 (2-00405) «Vanessa Cattoi, Bellachioma, Binelli, Boldi, Bordonali, Caffaratto, Cavandoli, Cestari, Colmellere, Comaroli, De Angelis, De Martini, Foscolo, Frassini, Gerardi, Gusmeroli, Lazzarini,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00405presentato daCATTOI Vanessatesto diMartedì 4 giugno 2019, seduta n. 184

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il progetto «La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere», coordinato da Salute Donna Onlus con altre 23 associazioni è il primo progetto in Italia a consentire un dialogo pressoché costante fra le organizzazioni del terzo settore, gli oncologi ed ematologi, le imprese della salute e le istituzioni nazionali e regionali in merito alla presa in carico e cura dei pazienti oncologici;

   il progetto – avviato nel 2014 – include una commissione tecnico scientifica di altissimo livello e consta di un intergruppo parlamentare nazionale e di ben quattro intergruppi consiliari regionali (Lombardia, Lazio, Calabria e Puglia). Tutti gli intergruppi sono denominati «Insieme per un impegno contro il cancro»;

   nel corso della XVII legislatura è risultata frutto del dialogo con le associazioni che hanno aderito al progetto la mozione Rizzetto n. 1/01327. Fra gli impegni previsti dalla mozione vi sono state: iniziative al fine di istituire un fondo pubblico nazionale per i farmaci oncologici innovativi, che fosse autonomo per poter contribuire al rimborso alle regioni dei farmaci oncologici a forte carattere innovativo, soprattutto in vista dell'imminente ed esponenziale crescita dell'offerta nel settore, valutando la possibilità di finanziare lo stesso con il gettito derivante dal tabacco e da altre attività economiche impattanti sulla salute dei cittadini; iniziative affinché l'accesso ai farmaci innovativi fosse equo per tutti i cittadini sul territorio nazionale, anche affinché potessero essere esclusi i ritardi nella procedura di approvazione determinati dall'Aifa e, successivamente, dalle procedure predisposte dalle singole regioni;

   di conseguenza, la legge di bilancio 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232), all'articolo 1, comma 401, ha dato attuazione all'impegno preso nella mozione attraverso l'istituzione di un fondo di 500 milioni di euro per tre anni finalizzato all'acquisto da parte delle regioni dei medicinali oncologici innovativi;

   con l'articolo 1, comma 550, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è stato altresì disposto il trasferimento dal Ministero della salute allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze dei fondi per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi e oncologici innovativi. Lo stesso comma ha mantenuto la competenza già attribuita al Ministero della salute per la disciplina delle modalità operative di erogazione delle risorse stanziate;

   il fondo per i farmaci oncologici innovativi è in scadenza quest'anno e necessiterà di conseguenza di un nuovo stanziamento di fondi in sede di legge di bilancio, anche alla luce del fatto che gli avanzamenti terapeutici negli ultimi anni sono stati rilevanti e che la malattia si va cronicizzando. In Italia vivono infatti con il cancro circa 3,4 milioni di malati ovvero il 6 per cento della popolazione;

   il 6 marzo 2019 il Senato ha votato all'unanimità un ordine del giorno unitario che ha recepito integralmente l'accordo di legislatura del progetto «La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere» presentato prima delle elezioni del 2018 ed accolto da numerosi partiti dell'arco costituzionale;

   fra i 15 punti previsti dall'accordo di legislatura vi è anche l'impegno per il Governo di mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi oltre al suo corretto ed uniforme utilizzo da parte delle regioni;

   lo stesso testo approvato al Senato come ordine del giorno unitario è stato presentato in forma di mozione alla Camera dei deputati dall'onorevole Arianna Lazzarini (n. 1/00145) e verrà discusso dall'Aula l'11 giugno 2019;

   a conferma dei rilevanti progressi scientifici nel campo dell'oncologia, in questi giorni, a Chicago, presso le assise dell’American Society for Clinical Oncology (ASCO), è stato presentato uno studio su un nuovo farmaco per il tumore al seno avanzato e metastatico nelle donne giovani e giovanissime. Per la prima volta si è dimostrato che un farmaco può accrescere la sopravvivenza. Dopo tre anni e mezzo, la sopravvivenza globale è stata del 70 per cento per le donne trattate con il farmaco e la terapia ormonale standard a fronte del 46 per cento per le trattate solo con la terapia ormonale standard, con una riduzione complessiva del rischio di morte del 29 per cento –:

   se e in quale misura il Governo intenda promuovere un rifinanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi;

   se saranno tenute nel dovuto conto – ai fini del finanziamento del fondo – le rilevanti innovazioni terapeutiche in atto e la necessità di un loro adeguato finanziamento, al fine di garantirne la disponibilità per i pazienti oncologici;

   se si intendano adottare iniziative per prevedere una modalità d'accesso ai farmaci migliore, più stringente e meno discrezionale affinché le regioni che dovranno dispensare i medicinali ai pazienti non possano utilizzare questo fondo per altre spese relative all'oncologia ma unicamente per quei farmaci oncologici che hanno il requisito di innovatività secondo quanto stabilito dall'Aifa.
(2-00405) «Vanessa Cattoi, Bellachioma, Binelli, Boldi, Bordonali, Caffaratto, Cavandoli, Cestari, Colmellere, Comaroli, De Angelis, De Martini, Foscolo, Frassini, Gerardi, Gusmeroli, Lazzarini, Liuni, Locatelli, Loss, Murelli, Panizzut, Potenti, Pretto, Ribolla, Sutto, Tiramani, Tomasi, Ziello, Zóffili».