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Atto a cui si riferisce:
C.4/01710 (4-01710)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 3 giugno 2019
nell'allegato B della seduta n. 183
4-01710
presentata da
VIETINA Simona

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni acquisite dalla società Anas dalla direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali e dal Ministero dell'interno, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  In generale, in ordine alle criticità che caratterizzano l'intero tracciato della E45, si comunica che Anas ha predisposto un piano di interventi di manutenzione straordinaria, previsto dal contratto di programma 2016-2020, del valore di circa 1 miliardo di euro.
  In tale contesto con mirato riguardo al viadotto Puleto, l'anzidetta società ha dato corso alla progettazione del ripristino degli elementi statici ammalorati e di aver successivamente appaltato un intervento di manutenzione straordinaria, teso all'adeguamento sismico e strutturale, per un investimento complessivo pari al valore di 2,5 milioni di euro.
  Nel dettaglio, tali lavori, che avranno una durata stimata in duecento giorni circa, consistono nel risanamento del calcestruzzo, miglioramento sismico dell'opera, rifacimento delle solette ed ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza.
  Cionondimeno, gli interventi programmati e le attività collegate sono vincolati alle determinazioni della procura di Arezzo, presso la quale è pendente un'indagine penale relativa allo stato di conservazione del viadotto medesimo.
  Al riguardo, è doveroso precisare che la citata Autorità giudiziaria, in data 6 marzo 2019, ha notificato ad Anas l'avviso concernente l'arco temporale fissato per l'esperimento di accertamenti tecnici non ripetibili.
  Tale circostanza ha determinato una temporanea sospensione del cronoprogramma dell'intervento, giacché nel periodo considerato erano state pianificate le attività di cerchiatura e applicazione di malte espansive su 15 appoggi del viadotto, nell'ambito del consolidamento dei baggioli; operazioni, queste ultime, propedeutiche all'auspicata riapertura della E45 al transito dei mezzi pesanti, attualmente esclusi.
  La procura della Repubblica di Arezzo, per scongiurare una possibile alterazione dello stato dei luoghi, ha difatti specificamente inibito Anas dal procedere a qualsivoglia attività correlata al consolidamento degli anzidetti baggioli.
  Ciò posto, la premessa società di gestione ha fatto sapere che proseguono regolarmente gli interventi sulle pile del viadotto e che, non appena ultimate dette prove irripetibili, assicura la tempestiva ripresa dei lavori di consolidamento.
  In merito alla viabilità alternativa, Anas e comune di Pieve Santo Stefano hanno stipulato, in data 3 aprile 2019 un atto convenzionale che definisce la reciproca collaborazione nell'esecuzione dei lavori necessari alla riapertura della ex strada statale, di competenza comunale, 3-bis Tiberina, il cui avvio si prevede entro la corrente primavera.
  I lavori, che dureranno circa 210 giorni, per un investimento complessivo di 2,3 milioni di euro, comprendono la messa in sicurezza delle pendici e il consolidamento del versante nei tratti in frana, nonché il ripristino del piano viabile lungo il tracciato e l'installazione di barriere laterali di sicurezza.
  Si coglie l'occasione per evidenziare, peraltro, che questo Ministero sta effettuando le opportune verifiche per una possibile riclassificazione a strada statale della citata ex 3-bis Tiberina.
  Quanto, infine, ai disagi che la chiusura del viadotto Puleto ha comportato per gli operatori economici del territorio, per le comunità locali e per tutti coloro che utilizzano la E45 per gli spostamenti connessi alle esigenze di lavoro e di studio, nonché al flusso turistico, il Ministero dell'interno ha informato che, con decreto del Presidente della Giunta n. 14 del 28 gennaio 2019, la regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale nella provincia di Arezzo.
  In una siffatta cornice, la successiva delibera della Giunta n. 96 ha riconosciuto gravemente danneggiati, sul piano sociale ed economico, i germini di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro e Sestino, rinviando all'adozione di successivi provvedimenti l'individuazione degli interventi necessari per l'assegnazione di risorse finanziarie che consentano il ristoro dei danni sofferti.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Danilo Toninelli.