• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01705 DE BONIS - Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante: nel 2016 fu istituito un fondo per il grano duro,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01705 presentata da SAVERIO DE BONIS
martedì 28 maggio 2019, seduta n.114

DE BONIS - Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:

nel 2016 fu istituito un fondo per il grano duro, da erogare con la domanda PAC (Politica agricola comune) del 2017;

tale fondo è stato regolamentato con decreto ministeriale 2 novembre 2016, n. 11000, recante criteri e modalità di ripartizione delle risorse del fondo di cui all'articolo 23-bis del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160, e prevedeva un contributo speciale de minimis, ossia un massimo di 100 euro per ettaro di grano duro coltivato;

si è trattato di un aiuto non enorme a disposizione delle aziende, ma comunque significativo, perché nel corso degli anni i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano;

il sostegno straordinario era destinato ai produttori che si fossero impegnati ad aderire a un contratto triennale di filiera, con fissazione di prezzi minimi e massimi vietati dalle regole della concorrenza europea, per favorire le strategie di aggregazione dell'offerta;

tra l'altro, molti agricoltori hanno lamentato il mancato rispetto degli accordi sulle condizioni contrattuali, ad esempio quest'anno c'è stato da parte dei molitori e pastai un diniego a rispettare gli accordi con gli agricoltori per via di alcune caratteristiche merceologiche non conformi e nemmeno previste;

considerato che:

è passato più di un anno dallo stanziamento dei fondi destinati al sostegno dei produttori di grano duro per compensare la crisi dei prezzi dei cereali, ma gli agricoltori che hanno fatto domanda del contributo a livello nazionale nel 2017 non hanno ancora avuto notizie da Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e si sentono penalizzati dalla burocrazia e dalle solite inefficienze amministrative;

anche a motivo del vincolo produttivo (contratto triennale di filiera), il forte ritardo e la mancanza di un riscontro dagli enti interessati sembra ingiustificato ed a rischio ci sono lo sviluppo e la crescita di un comparto strategico del Paese, alla base di un prodotto di eccellenza per il made in Italy, come la pasta,

si chiede di sapere:

quali siano i motivi per i quali gli agricoltori che nel 2017 hanno coltivato grano duro su contratto, come da normativa del Ministero, non siano stati ancora pagati;

se il Ministro in indirizzo non ritenga urgente sollecitare l'Agea, perché il blocco dell'erogazione del fondo speciale sia presto risolto, al fine di non aggravare ulteriormente la crisi del settore cerealicolo;

infine, se non ritenga di voler fornire informazioni circa il numero di contratti stipulati in filiera, la percentuale rispetto al mercato del grano duro, quanti di questi siano stati rispettati integralmente e se ci siano contenziosi in corso.

(4-01705)