• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/01718 LAFORGIA - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che: la Filcams-Cgil di Reggio Emilia ha fatto sapere che Shernon Holding, la società...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01718 presentata da FRANCESCO LAFORGIA
martedì 28 maggio 2019, seduta n.114

LAFORGIA - Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. - Premesso che:

la Filcams-Cgil di Reggio Emilia ha fatto sapere che Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita di Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita;

il fallimento riguarda la chiusura di 55 negozi con 1.800 lavoratori e lavoratrici;

secondo quanto si apprende dalle fonti di stampa, nessuna informativa è giunta alle dipendenti ed ai dipendenti da parte della proprietà, tant è che i lavoratori sono stati informati della notizia attraverso il passaparola sui social network;

"Non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell'azienda", ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia. In una nota congiunta con Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, i sindacati hanno poi fatto sapere che "questa notte si è appreso che il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della società e i direttori hanno comunicato ai lavoratori il divieto di accedere ai locali aziendali"; il risultato è quello delle saracinesche chiuse, per cui nessuno ha potuto raggiungere il suo posto. "C'è un problema serio anche con la clientela - ha aggiunto Chierici - molta gente si è presentata stamattina nei punti vendita per ritirare merce sulla quale aveva già versato degli acconti nei giorni scorsi per migliaia di euro";

considerato che:

per le sigle si tratta dell'ennesima "disavventura che i lavoratori si trovano ad affrontare ed iniziata ormai 7 anni fa. Dopo anni di contratti di solidarietà, cassa integrazione, amministrazione straordinaria e un altro fallimento per il cui periodo, a distanza di 3 anni, sono ancora in attesa di poter ricevere le loro spettanze";

insomma, "è una vergogna e chiediamo chiarezza in quanto tutto quello successo negli ultimi 8 mesi con la gestione Shernoon Holding risulta inspiegabile";

per il momento, "non si sa cosa succederà ai dipendenti e se nei prossimi giorni potranno riaprire i punti vendita. Si chiede chiarezza e certezza";

Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita dello storico marchio emiliano, dal Piemonte alla Puglia, nell'agosto del 2018, annunciando un piano di rilancio che prevedeva importanti ricavi già dal 2022;

nello scorso aprile, però, aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo in continuità, garantendo la tenuta occupazionale fino al 30 maggio;

proprio quel giorno, infatti, è programmato da tempo un incontro al Ministero dello sviluppo economico, per studiare un piano di salvataggio;

la chiusura scattata ora è l'effetto della sentenza di venerdì, con la quale il Tribunale fallimentare di Milano ha decretato il fallimento della Shernon;

i sindacati hanno ricordato che già all'incontro al Ministero dello sviluppo economico del 18 marzo 2019 era stato garantito che tutti i 1.800 dipendenti dei 55 punti vendita passati a Shernon sarebbero stati riassorbiti dall'amministrazione straordinaria;

"Tuttavia non sappiamo cosa succederà successivamente - continuano dal sindacato - È perciò di massima urgenza convocare un tavolo imminente con il Mise, l'amministrazione straordinaria, il curatore fallimentare, per capire cosa succederà";

in allarme anche le oltre 500 aziende fornitrici coinvolte dalla vicenda, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda convocare con la massima urgenza presso il proprio Ministero un Tavolo che veda la partecipazione dell'amministrazione straordinaria, il curatore fallimentare, e le sigle sindacali e come intendano, i Ministri in indirizzo, tutelare le lavoratrici ed i lavoratori.

(4-01718)