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Atto a cui si riferisce:
S.1/00131 premesso che: l'interesse pubblico primario di tutte le amministrazioni pubbliche, in applicazione dei principi costituzionalmente garantiti, consiste nel garantire la sicurezza e la...



Atto Senato

Mozione 1-00131 presentata da SERGIO PUGLIA
martedì 28 maggio 2019, seduta n.114

PUGLIA, VACCARO, DONNO, CASTELLONE, LANZI, GIANNUZZI, CROATTI, ORTIS, NOCERINO, GAUDIANO, L'ABBATE, BOTTICI, ABATE, LANNUTTI, LUCIDI, GALLICCHIO, VANIN, PELLEGRINI Marco, TRENTACOSTE, PIARULLI - Il Senato,

premesso che:

l'interesse pubblico primario di tutte le amministrazioni pubbliche, in applicazione dei principi costituzionalmente garantiti, consiste nel garantire la sicurezza e la salute dei propri cittadini nonché la salubrità dell'ambiente. L'imposizione di divieti e di limitazioni già esistenti nei luoghi di lavoro e nei locali aperti al pubblico ha, senza dubbio, ridotto l'esposizione al fumo passivo. Quest'ultimo esiste anche in spiaggia ed è tutt'altro che trascurabile;

in questo contesto, fra le politiche necessarie a favorire le scelte salutari e a rendere meno facili le opzioni nocive è compresa ogni iniziativa utile per scoraggiare il più possibile il fumo di sigarette, nel solco tracciato dalla normativa vigente volta ad un crescente impegno contro il fumo passivo. Bisognerebbe continuare, infatti, ad implementare questo processo di sensibilizzazione nella lotta al fumo e alla limitazione dell'uso di sigarette e sigari nelle spiagge, quantomeno in quelle ritenute note per le particolari qualità di carattere ambientale;

numerosi comuni italiani sono suscettibili di essere definiti quali comuni ad economia prevalentemente turistica, in quanto comprendono nel proprio territorio località balneari individuate come polo attrattivo. Nello specifico, i poli turistici così riconosciuti detengono, generalmente, importanti riconoscimenti per le particolari qualità ambientali che caratterizzano la località e il proprio territorio in generale. Basti pensare, a titolo esemplificativo, alle certificazioni ambientali che attestano il raggiungimento di determinati standard di gestione ambientale ovvero le cosiddette bandiere blu, e/o bandiera verde come spiaggia a misura di bambino;

basti pensare all'esperienza di Bibione (Comune di San Michele al Tagliamento, città metropolitana di Venezia) la quale si attesta quest'anno come prima spiaggia no smoking in Italia. Ed invero, dopo una serie di esperimenti e di diverse iniziative portate avanti negli ultimi anni, in particolare con il progetto "Respira il mare", la località balneare suddetta, tra le prime destinazioni turistiche italiane per numero di presenze, si conferma ancora una volta all'avanguardia nella proposta turistica rispettosa dell'ambiente e della salute. Dalla prossima stagione, quindi, il fumo sarà bandito lungo tutti gli otto chilometri di spiaggia di Bibione e, nel definire le modalità di applicazione del divieto di fumo, il progetto includerà l'allestimento di aree, attrezzate e delimitate, all'interno delle quali sarà possibile fumare. L'Amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento, da un lasso di tempo oramai considerevole, ha intrapreso una serie di iniziative volte a promuovere lo sviluppo dell'attività turistica, sensibilizzando i turisti a scegliere Bibione quale meta delle proprie vacanze per le particolari qualità ambientali;

considerato che:

secondo un rapporto dell'UNEP (programma Onu per l'ambiente) relativo alle spiagge italiane, il 27 per cento dei rifiuti raccolti nel Mediterraneo è costituito da mozziconi di sigarette, sigari, pacchetti vuoti e accendini. Ed ancora, secondo uno studio condotto dall'Università Federico II di Napoli, pubblicato sulla rivista scientifica "Plos One" nel gennaio 2015, i mozziconi di sigaretta rappresentano il rifiuto più abbondante sull'intero pianeta, tanto che quotidianamente ammonta a oltre 10 miliardi la quantità di questi materiali dispersi nell'ambiente. La ricerca sottolinea come il tempo di degradazione ambientale dei mozziconi possa durare anche diversi anni, con una decomposizione che aumenta progressivamente nel tempo, data la presenza di cellulosa all'esterno e di acetato di cellulosa nei filtri interni. La tossicità dei mozziconi è dovuta ai vari componenti che entrano in gioco durante la combustione del tabacco, tra cui nicotina, ammoniaca, formaldeide, benzene e acetaldeide. I possibili effetti nocivi per l'ambiente sono molteplici, coinvolgendo l'ecosistema acquatico, ma anche il mondo degli insetti e i volatili;

lo smaltimento dei mozziconi di sigaretta rappresenta un problema comune a tutti i fumatori, sia fuori che all'interno delle mura domestiche. Ed infatti, si tratta di una tipologia di rifiuti particolare e, spesso, chi fuma non è a conoscenza delle regole per smaltirli correttamente, sottovalutando o ignorando le conseguenze a cui si va incontro, omettendo di gettarli in modo corretto. I mozziconi di sigaretta appartengono alla categoria dei rifiuti da depositare nella raccolta indifferenziata;

il problema dell'inquinamento dovuto ai mozziconi di sigarette gettati in spiaggia è molto grave. Da anni, infatti, si registrano diverse iniziative volte ad ottenere il divieto di fumo al mare. Sulle spiagge italiane coloro che fumano e lasciano i mozziconi sulla riva possono essere multati con sanzioni che arrivano fino a 300 euro, ma, come è facilmente intuibile, si tratta di un'impresa più unica che rara. Pertanto, occorrerebbe compiere qualche passaggio ulteriore quale, ad esempio, istituire il divieto assoluto di fumare su determinate aree, ovvero realizzare delle isole per fumatori; basti pensare alle iniziative del Codacons che sul punto, da anni, lotta per estendere il divieto di fumo su tutti gli arenili italiani;

nell'ottica del perseguimento di una località sostenibile, vivibile, pulita e volta a garantire la piena fruibilità degli spazi pubblici a misura di tutti gli abitanti, ed in particolare per le fasce protette, occorrerebbe sensibilizzare i comuni italiani ad economia prevalentemente turistica nella promozione di comportamenti responsabili e consapevoli, anche sui temi ambiente e salute;

considerato altresì che:

la Corte costituzionale, in diverse pronunce (si veda, a titolo esemplificativo, la sentenza n. 399/96), ha affermato il principio che "Occorre premettere il richiamo alla costante giurisprudenza di questa Corte (sentenze n. 218 del 1994, n. 202 del 1991, nn. 307 e 455 del 1990, n. 559 del 1987 e n. 184 del 1986) secondo cui la salute è un bene primario che assurge a diritto fondamentale della persona ed impone piena ed esaustiva tutela, tale da operare sia in ambito pubblicistico che nei rapporti di diritto privato. È stato pure ripetutamente affermato che la tutela della salute riguarda la generale e comune pretesa dell'individuo a condizioni di vita, di ambiente e di lavoro che non pongano a rischio questo suo bene essenziale. E tale tutela implica non solo situazioni attive di pretesa, ma comprende -- oltre che misure di prevenzione -- anche il dovere di non ledere né porre a rischio con il proprio comportamento la salute altrui. Pertanto, ove si profili una incompatibilità tra il diritto alla tutela della salute, costituzionalmente protetto, ed i liberi comportamenti che non hanno una diretta copertura costituzionale, deve ovviamente darsi prevalenza al primo";

per ampliare e rafforzare il sistema delle tutele della salute occorrerebbe procedere ad estendere il divieto di fumo, o comunque prevederne una più stringente regolamentazione, anche nei luoghi all'aperto dove si registra maggiormente la presenza di bambini, garantendo loro, di conseguenza, l'utilizzo della spiaggia e delle aree gioco dedicate lontano dai rischi derivanti dall'esposizione al fumo passivo di sigaretta;

considerato infine che:

il divieto di fumo relativo alla spiaggia riguarda un ambito territoriale ben definito e quindi congruo rispetto alle finalità insite nella tutela della salute e non irragionevolmente indeterminato;

al problema del fumo è strettamente connesso quello dell'inquinamento originato dai mozziconi gettati nelle aree pubbliche, ritenuti particolarmente nocivi a causa dell'alto contenuto di sostanze tossiche. La pulizia e l'igiene delle spiagge, destinate anche ai bambini, risultano compromesse dai mozziconi di sigarette lasciati a terra,

impegna il Governo:

1) a promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, campagne di sensibilizzazione, in raccordo con gli enti locali, sulla qualità ambientale e sulla promozione della salute, attraverso una più stringente regolamentazione sul fumo, anche in relazione alle aree all'aperto, con particolare riferimento alle spiagge;

2) a favorire l'implementazione da parte delle amministrazioni locali dell'azione di promozione del divieto di fumo su tutte le aree attrezzate degli arenili, in collaborazione con i concessionari degli arenili medesimi, considerati località balneari attrattive ad economia prevalentemente turistica.

(1-00131)