• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02166 (5-02166)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02166presentato daRIZZETTO Waltertesto diMartedì 28 maggio 2019, seduta n. 179

   RIZZETTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   si ritiene che il controllo delle entrate di migranti in Italia sia gravemente carente per quanto concerne quelle provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica;

   come testimonia un componente del Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia, quotidianamente, gruppi di migranti si vedono arrivare lungo il tragitto nella Val Rosandra, la riserva naturale sul Carso, al confine tra Slovenia e Italia, a poca distanza da Trieste. Tra l'altro, tale paesaggio risulta evidente poiché lungo il predetto tratto vengono rinvenuti, in grossa quantità, effetti personali abbandonati dagli stessi (si veda al proposito l'articolo de Il Fatto Quotidiano del 25 febbraio 2019: «Porti chiusi e rotta balcanica aperta: il viaggio sui sentieri dei migranti»);

   il confine ad est, dunque, è sempre un luogo di ingresso per i migranti – soprattutto del Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Iraq – poiché nel Carso ci sono decine di sentieri facilmente accessibili, che dalla Slovenia portano in Italia;

   l'emergenza della rotta Balcanica si concluse ufficialmente nel 2016 con l'accordo con la Turchia, tuttavia, le frontiere non sono mai state invalicabili e con la diminuzione degli arrivi via mare, già dal 2018, sono aumentati quelli dal confine est;

   è del 10 maggio 2019 il servizio del Tgr del Friuli Venezia Giulia, durante il quale si evidenzia che sugli ingressi in aumento provenienti dalla rotta balcanica, il Ministero dell'interno non fornisce dati pubblici mentre sono aggiornati, quasi quotidianamente, solo i dati relativi alle entrate via mare già da tempo in forte calo. Il prefetto di Trieste conferma in un'intervista l'aumento dei flussi di migranti che raggiungono Trieste, soprattutto a partire dalla fine della stagione invernale, come fisiologicamente avviene ogni anno. In particolare, ad aprile 2019, ci sono stati ingressi superiori alla metà dei primi tre mesi dell'anno. Di fatto, nei primi quattro mesi del 2019, sono stati registrati più arrivi rispetto agli sbarchi nel meridione (fonte: https://www.rainews.it);

   è evidente, a parere dell'interrogante, che le problematiche conseguenti all'immigrazione irregolare non sono state affrontate validamente su tutto il territorio nazionale, soprattutto in riferimento agli ingressi in Friuli Venezia Giulia di migranti provenienti dalla Slovenia, che, come predetto sono in forte crescita;

   inoltre, non si comprende per quali motivi non vengano pubblicati dal Ministero dell'interno i dati che concernono le entrate di migranti al confine del Friuli Venezia Giulia, provenienti dalla rotta balcanica –:

   se e quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per garantire un concreto controllo dei flussi di migranti al confine del Friuli Venezia Giulia, per limitare adeguatamente l'ingresso sul territorio nazionale di presenze irregolari;

   quali siano i dati relativi all'andamento degli ingressi di migranti in Italia, a partire dall'anno 2018 ad oggi, provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica.
(5-02166)