• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00740 (3-00740)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00740presentato daMOLLICONE Federicotesto diLunedì 27 maggio 2019, seduta n. 178

   MOLLICONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   Mario Santoro è stato eletto nel 2016 nella lista «Insieme per Rocca di Papa», nel comune di Rocca di Papa ricoprendo la carica di consigliere comunale;

   in data 4 febbraio 2013 Santoro ha avuto un incidente stradale sul territorio di Rocca di Papa, riportando lesioni gravi;

   il suddetto ha notificato in data 24 gennaio 2018 al comune di Rocca di Papa una richiesta di risarcimento danni per circa 7 milioni di euro per l'incidente subito e dal quale ha riportato gravi lesioni personali;

   con delibera di giunta n. 56 del 23 aprile 2018 viene nominato il difensore del comune. In tutti gli atti ufficiali, compresi quelli notificati al sindaco, la pratica viene archiviata con la dicitura «Santoro Mario + altri»; come risulta anche dalla stampa, nella delibera in questione viene messa in atto una vera e propria modifica di tale dicitura che diventa «Trinca Stefania + altri», in sostanza nascondendo il nome del consigliere comunale in carica nella parola «+ altri»;

   in base alla legge, ossia il testo unico enti locali, che regola diritti e doveri di chi ricopre incarichi istituzionali, all'articolo 63, comma 1, punto 4, è stabilito che: ... non può ricoprire la carica di consigliere comunale colui che ha una lite pendente con il comune e ancora l'articolo 68 dispone che «... La cessazione dalle funzioni deve avere luogo entro dieci giorni dalla data in cui è venuta a concretizzarsi la causa di ineleggibilità o di incompatibilità»;

   appare evidente secondo l'interrogante la responsabilità del sindaco che ha ricevuto in prima persona, come legale rappresentante del comune, la notifica di Santoro, ma che non ha segnalato in consiglio comunale (e, dunque, ai cittadini tutti) il conflitto d'interessi in cui era incappato Santoro assicurandosi così di fatto, per più di un anno, la maggioranza grazie al voto di un solo consigliere;

   ora a distanza di mesi, venuta alla luce la vicenda, il consigliere Santoro ha dovuto accogliere la richiesta di dimissioni, ma ciò non toglie che il silenzio del sindaco, della giunta e della segretaria comunale appare oltremodo discutibile e pone, inoltre, dubbi sulla validità degli atti approvati dal consiglio con il voto di un consigliere che aveva una causa di incompatibilità non contestata –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative di competenza, anche normative, intenda assumere in relazione alla vicenda esposta in premessa.
(3-00740)