• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02149 (5-02149)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02149presentato daFIANO Emanueletesto diVenerdì 17 maggio 2019, seduta n. 177

   FIANO, VAZIO, CARNEVALI, ENRICO BORGHI, MORETTO, PEZZOPANE, FREGOLENT, QUARTAPELLE PROCOPIO, MARATTIN, GAVINO MANCA, MOR, BENAMATI, BRUNO BOSSIO, SCHIRÒ, CARÈ, SCALFAROTTO, ANNIBALI, MORASSUT, RIZZO NERVO, NAVARRA, MADIA, FASSINO, FRAILIS, FRAGOMELI, MAURI, LEPRI, CARLA CANTONE, SERRACCHIANI, CANTINI, ROTTA, MARCO DI MAIO, PELLICANI, PAITA, VERINI, ZAN, ROSSI, NARDI, CENNI, LACARRA, BURATTI, CIAMPI, DE MARIA e PICCOLI NARDELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie pubblicate sul settimanale L'Espresso si è appreso come tra il 2016 e il 2018 – mentre proseguiva l'inchiesta per truffa della magistratura culminata con il sequestro dei 48,9 milioni di euro – più di 3 milioni di euro sarebbero spariti dalle casse della Lega per Salvini Premier, della Lega Nord e delle società da essi controllate come Pontida Fin e Radio Padania, per approdare prima ad alcune aziende e imprese lombarde – poco conosciute e da poco costituite, formalmente non collegate al partito della Lega e ai suoi rappresentanti, ma di fatto ad essa molto vicine – e per transitare, successivamente sui conti correnti di alcuni uomini di fiducia della Lega stessa;

   secondo quanto riportato dal settimanale, questi soldi sarebbero, infatti, arrivati sui conti correnti dei collaboratori, del tesoriere del gruppo della Lega alla Camera dei deputati, Giulio Centemero, nonché sui conti correnti dei commercialisti bergamaschi Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, gli ultimi tre con ruoli nell'amministrazione dei conti del partito o dei gruppi parlamentari della Lega e fondatori dell'associazione Più Voci, finanziata dal costruttore Luca Parnasi con 250 mila euro;

   dunque, proprio quando la Lega si accordava col tribunale di Genova per restituire in rate annuali i quasi 49 milioni di euro indebitamente percepiti, emerge ora dalle notizie a mezzo stampa che un giro continuo di denari, oltre tre milioni di euro, sarebbe scomparso dai conti della Lega, e successivamente anche da quelli di diverse società ad essa collegate, per approdare direttamente sui conti personali di una ristretta cerchia di fedelissimi del segretario della Lega, attuale Ministro dell'interno e Vicepremier;

   quanto riportato appare di una gravità inaudita alla luce del fatto che mentre la Lega è destinataria di un provvedimento definitivo di sequestro e deve restituire decine di milioni di euro, e mentre il gruppo del Pd presentava numerose interrogazioni per capire la sorte di questi 49 milioni di euro, alle quali i rappresentanti del Governo non hanno mai risposto, contestualmente una parte consistente dei soldi sarebbero da essa transitati prima verso società private, e poi sui conti correnti di taluni suoi esponenti –:

   di quali elementi disponga il Governo sui fatti riportati in premessa e, per quanto di competenza, quali iniziative si intendano assumere, nelle more delle inchieste giudiziarie, al fine del pieno rispetto delle norme poste a tutela della trasparenza e della legalità dei partiti politici, anche ai fini della tutela della credibilità e della trasparenza delle istituzioni nei confronti dei cittadini.
(5-02149)