• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02118 (5-02118)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02118presentato daPAITA Raffaellatesto diMartedì 14 maggio 2019, seduta n. 175

   PAITA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   in data 6 marzo 2019, la stampa ha pubblicato una notizia di una selezione di macchinisti avviata dal gruppo Ferrovie dello Stato italiane (Fsi) che si sarebbe svolta dal 5 marzo 2019 e nelle settimane seguenti, notizia confermata anche da fonti sindacali;

   la selezione, avviata senza bando, non ha un numero definito di addetti ricercati;

   oltre duecento macchinisti già formati e operanti in altre aziende concorrenti del gruppo Fsi, di cui almeno 2/3 del settore cargo, tuttavia, sarebbero stati interessati dalle procedure selettive in corso;

   in caso di esito positivo delle procedure di reclutamento, le imprese di provenienza dei macchinisti perderebbero percentuali anche molto rilevanti del loro personale qualificato, in alcuni casi si tratta di circa il 25-30 per cento dei macchinisti;

   ove si verificasse questa condizione ad essere compromessa sarebbe la capacità delle imprese presso le quali attualmente i macchinisti sono in servizio di rispettare i contratti già in essere nonché la stessa operatività, considerato che per la formazione di nuovi macchinisti ci vogliono tempi mediamente lunghi dai 12 ai 24 mesi;

   nel settore cargo si andrebbero così a colpire quelle piccole ma dinamiche imprese entrate sul mercato a partire dalla liberalizzazione del 2001, la cui attività ha consentito, finora, di tamponare il progressivo abbandono da parte dell'ex monopolista del settore cargo ferroviario;

   va ricordato che tale settore ha subito una dura contrazione negli ultimi anni, passando dai 70 milioni di treni chilometri prodotti nel 2007 ai 48 milioni di treni chilometri prodotti nel 2018;

   sembrerebbe che suddetto personale in fase di selezione dovrebbe essere destinato al trasporto regionale;

   in realtà, se così fosse la tendenziale stabilità di traffico che caratterizza il trasporto passeggeri regionale avrebbe consentito un'agevole pianificazione delle necessità in termini di risorse umane, con la conseguente possibilità di avviare per tempo gli iter formativi anche in ragione della necessità di evitare quello che l'interrogante ritiene un possibile e oramai probabile contenzioso giudiziario per abuso di posizione dominante o pratiche anticoncorrenziali;

   si segnala che una selezione del personale così come descritta e in corso presso il gruppo Fsi è in termini occupazionali a «saldo 0», dato che gli operatori interessati sono tutti già assunti dalle imprese private a tempo indeterminato nel rispetto di contratti collettivi nazionale di lavoro vigenti;

   non è dato comprendere per quali ragioni esista questa difficoltà da parte di Fsi nel selezionare suddetto personale considerata la richiamata necessità;

   risulta opportuno un intervento del Governo, finalizzato a guidare le imprese del settore ferroviario a superare le carenze di forza lavoro che, paradossalmente, in tempi di forte disoccupazione, si stanno manifestando, scongiurando conflitti tra imprese –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga di convocare un tavolo tecnico, con la partecipazione di tutti gli operatori interessati, sia nell'ambito del trasporto ferroviario merci che di quello passeggeri, al fine di gestire la vicenda conformemente agli obiettivi prefissati di mantenimento ed espansione dei treni chilometri movimentati senza produrre una lesione della libera e leale concorrenza tra gli operatori, nonché per conoscere i programmi di formazione e assunzione in tutto il settore, scongiurando conflitti tra imprese e criticità in un segmento strategico per la mobilità e l'economia nazionale.
(5-02118)