• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/02897 (4-02897)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02897presentato daROTELLI Maurotesto diMartedì 14 maggio 2019, seduta n. 175

   ROTELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il 27 marzo 2019 la procura di Livorno ha notificato la conclusione delle indagini dell'inchiesta che ha coinvolto i vertici dell'Autorità di sistema del Tirreno settentrionale, l'ente che gestisce i porti di Livorno, Piombino, isola di Capraia, Portoferraio, Rio e Cavo, nella concessione temporanea di alcuni accosti del porto;

   gli indagati sono accusati di abuso d'ufficio e falso ideologico per aver favorito in maniera illegale il gruppo Grimaldi e alcune società a esso collegate, a discapito di altre compagnie di navigazione, impedendo la libera concorrenza e provocando ingenti danni all'erario;

   in particolare, tra gli indagati, figurano Stefano Corsini e Massimo Provinciali, rispettivamente Presidente e Segretario generale dell'Autorità portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, Presidente della medesima Autorità portuale fino al marzo 2017, e Matteo Paroli, fino all'ottobre 2015 dirigente del settore demanio dell'Autorità portuale livornese e oggi segretario generale dell'Autorità portuale di Ancona, tutti interdetti dai pubblici uffici per dodici mesi;

   sono indagati, inoltre, l'amministratore delegato della Sintermar spa e principale referente del gruppo di armatori Grimaldi nel porto di Livorno, Costantino Baldissara, il componente del consiglio di amministrazione della Sintermar Corrado Neri, e l'amministratore unico della Seatrag autostrade del mare Massimiliano Ercoli;

   le indagini erano iniziate nel 2016 a seguito di due esposti presentati dalle società Ltm e Agemar, concorrenti di Grimaldi, che avevano segnalato «reiterati e pervicaci comportamenti tenuti dall'Autorità portuale di Livorno», e si sono concentrate sulle concessioni di alcune banchine del porto di Livorno per la movimentazione delle navi, assegnate formalmente in via temporanea ma nei fatti in modo duraturo e non occasionale, favorendo la compagnia di navigazione Grimaldi rispetto alle altre e applicando, nel suo caso, anche tariffe scontate;

   nell'ordinanza di misura interdittiva, il giudice per le indagini preliminari gip afferma che gli interessati avrebbero messo in atto il «medesimo disegno criminoso» almeno dal 2012, praticando «una torsione delle norme di disciplina delle aree demaniali a tutto favore dell'armatore Grimaldi, dietro l'ammonimento, neanche tanto implicito del medesimo di abbandonare il porto di Livorno in caso di mutamento dei soggetti abilitati ad operare sulle aree retrostanti gli accosti»;

   secondo la magistratura, in questo modo alle società veniva procurato «un ingiusto vantaggio patrimoniale nell'avere per anni l'uso stabile ed esclusivo delle aree (...) senza doversi confrontare con la concorrenza di altre imprese di settore pur interessate a degli accosti, nonché nel non presentare le previste fideiussioni, nel pagare meno del dovuto per l'occupazione e nel beneficiare di illegittime riduzioni del canone previsto»;

   risulta all'interrogante che alcune autorità portuali avrebbero aderito, seppure solo a titolo onorario, all'Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile Alis, il cui presidente è Guido Grimaldi, e il cui direttore generale è inquisito nell'ambito di un'inchiesta incentrata su alcuni presunti illeciti volti a favorire un altro grande gruppo armatoriale quale Liberty lines;

   da quanto sin qui esposto sembrerebbe configurarsi una vera e propria rete di contatti sia in ambito commerciale che con rappresentanti istituzionali intorno al gruppo imprenditoriale oggetto dell'attenzione della magistratura nell'inchiesta sull'Autorità portuale di Livorno –:

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per fare chiarezza sulle attività dell'autorità portuale di Livorno e su quelle di autorità di altri porti nei quali si rileva una massiccia presenza del gruppo armatoriale Grimaldi;

   se non ritenga che la partecipazione delle Autorità di sistema portuale all'associazione di logistica Alis sia incompatibile con le funzioni che tali autorità devono garantire, e, se del caso, quali iniziative di competenza intenda assumere in merito.
(4-02897)