• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00383 (2-00383) «Macina, Dieni, Alaimo, Baldino, Berti, Bilotti, Maurizio Cattoi, Corneli, Dadone, D'Ambrosio, Forciniti, Parisse, Francesco Silvestri, Suriano, Elisa Tripodi, Gubitosa, Ianaro,...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00383presentato daMACINA Annatesto diMartedì 14 maggio 2019, seduta n. 175

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:

   nel 2014 è entrato in vigore il tetto ai dirigenti della pubblica amministrazione, fissato in 240.000 euro (la parte fissa è pari a 192.000 euro, cui si aggiungono voci variabili legate alla tipologia e complessità di gestione, nonché ai risultati); il tetto ha interessato i dicasteri, gli enti pubblici e le autorità indipendenti ed è stato esteso anche alle società partecipate, ad esclusione di quelle quotate e quelle che emettono strumenti finanziari;

   il tetto sugli stipendi dei cosiddetti «manager pubblici» ha comportato tagli di notevole entità, arrivando in alcuni casi anche a dimezzare l'emolumento, anche se, pur con la «sforbiciata», il nostro Paese rimane, con una media di 212.000 euro annui, ancora ben sopra la media dei Paesi Ocse per la retribuzione delle figure apicali, che risulta essere pari a circa 132.000 euro;

   al tetto fissato per le figure apicali avrebbe dovuto conseguire necessariamente l'adeguamento degli stipendi delle fasce sottostanti le figure apicali, che riguardano circa 46.000 dirigenti; a tal fine, era previsto un successivo intervento per stabilire delle fasce sottostanti il livello apicale e determinare per ciascuna il limite dei compensi massimi, secondo il grado di responsabilità, ma esso non ha mai visto la luce;

   al tetto introdotto per i circa 2.000 apicali della pubblica amministrazione non ha fatto seguito una norma per riequilibrare le posizioni dei dirigenti sottostanti, neanche con riguardo alle società partecipate – sembrerebbe, tra l'altro, che non vi sia una mappatura o una banca dati con gli stipendi dei dirigenti delle società partecipate della pubblica amministrazione – circostanza che ha comportato e comporta una sperequazione tra emolumenti ed una vera e propria discrasia rispetto ai principi di equità, di responsabilità, complessità e risultato –:

   se e quali iniziative il Ministro interpellato intenda adottare per porre rimedio a quanto esposto in premessa, con riguardo agli squilibri determinatisi tra gli emolumenti delle diverse categorie di dirigenti conseguentemente all'introduzione del tetto per i soli apicali ed alla mancanza di trasparenza e conoscibilità.
(2-00383) «Macina, Dieni, Alaimo, Baldino, Berti, Bilotti, Maurizio Cattoi, Corneli, Dadone, D'Ambrosio, Forciniti, Parisse, Francesco Silvestri, Suriano, Elisa Tripodi, Gubitosa, Ianaro, Invidia, Iorio, Iovino, L'Abbate, Lattanzio, Liuzzi, Lombardo, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Maglione, Maniero, Manzo, Mariani, Marino, Martinciglio, Marzana, Masi, Melicchio, Migliorino, Misiti, Nitti, Olgiati, Pallini, Palmisano».