• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02099 (5-02099)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02099presentato daTOCCAFONDI Gabrieletesto diVenerdì 10 maggio 2019, seduta n. 173

   TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   allo scopo di superare la frammentazione fra i servizi socio-educativi per la prima infanzia (da 0 a 3 anni), afferenti al sistema dei servizi sociali, e la scuola dell'infanzia (da 3 a 6 anni), afferente al sistema nazionale di istruzione, il decreto legislativo n. 65 del 2017 ha previsto la progressiva istituzione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai 6 anni, costituito dai servizi educativi per l'infanzia e dalle scuole dell'infanzia statali e paritarie, alla cui realizzazione compartecipano finanziariamente Stato, regioni, province autonome di Trento e di Bolzano ed enti locali;

   tra gli obiettivi strategici del sistema integrato rientrano: il progressivo ampliamento e la progressiva accessibilità dei servizi educativi per l'infanzia con l'obiettivo tendenziale di raggiungere almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i 3 anni di età; la graduale diffusione della presenza dei servizi educativi per l'infanzia, con l'obiettivo tendenziale di giungere al 75 per cento nei comuni; la qualificazione universitaria del personale dei servizi educativi per l'infanzia; la generalizzazione progressiva della scuola dell'infanzia; la formazione in servizio di tutto il personale del sistema integrato; il coordinamento pedagogico territoriale;

   per l'estensione del sistema integrato, il precedente Governo ha previsto l'adozione di un piano di azione nazionale triennale 2017/2019, che definisce anche la destinazione delle risorse del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e istruzione (209 milioni di euro per il 2017, 224 milioni di euro per il 2018, 239 milioni di euro dal 2019);

   ogni due anni, il Ministro presenta una relazione sullo stato di attuazione del piano;

   il primo piano di azione nazionale (triennale) è stato adottato con delibera del Consiglio dei ministri 11 dicembre 2017, previa intesa in Conferenza unificata del 2 novembre 2017;

   nella stessa seduta della Conferenza unificata è stata raggiunta l'intesa per il riparto del fondo per il 2017, operato per il 40 per cento sulla popolazione 0-6 anni, per il 50 per cento sul numero degli iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015 e per il 10 per cento sulla popolazione da 3 a 6 anni non iscritta alla scuola dell'infanzia statale;

   il medesimo decreto legislativo ha previsto, altresì, la costituzione, da parte delle regioni, di poli per l'infanzia, destinati ad accogliere, in un unico plesso o in istituti vicini, più strutture di educazione e di istruzione per bambini fino a 6 anni. Per favorire la costruzione di edifici atti ad ospitare i poli, inoltre, è stata prevista la destinazione di fondi Inail fino ad un massimo di 150 milioni di euro per il triennio 2018-2020;

   le risorse sono state ripartite tra le regioni con decreto ministeriale n. 637 del 23 agosto 2017, tenendo conto della popolazione nella fascia di età 0-6 anni e del numero di edifici scolastici presenti sul territorio regionale con riferimento a quelli per l'istruzione nella fascia di età 3-6 anni;

   le risorse destinate ai comuni in questo triennio sono essenziali strumenti per l'aiuto alle famiglie con figli consentendo sia di abbassare le rette sia di abbattere le liste di attesa del servizio «prima infanzia» e del servizio «scuola dell'infanzia»;

   con il 2019 si esaurisce il primo triennio e si esauriscono le risorse stanziate e, al momento, il Governo non ha individuato nuove forme di finanziamento –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire maggiori informazioni, con particolare riferimento al piano sul servizio 0-6 anni di cui in premessa e ai risultati ottenuti nel triennio;

   se e come il Governo intenda proseguire dal 2020 in avanti.
(5-02099)