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Atto a cui si riferisce:
C.5/02085 (5-02085)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02085

  In piena e scrupolosa ottemperanza delle previsioni normative vigenti, la Marina Militare Italiana (già attivatasi quando, nel 1986, l'allora Ministero della sanità emanò la prima Circolare che vietava l'utilizzo dell'amianto nelle scuole e negli ospedali), ha sviluppato un complesso di attività volte all'individuazione dei materiali e della componentistica contenenti tracce di amianto e alla loro rimozione, nonché all'adozione di tutte le più efficaci misure di prevenzione per il personale eventualmente esposto.
  Anche la Base Navale di La Spezia, compresa l'area prospiciente il quartiere di Marola, è stata e continua ad essere sottoposta alla «mappatura amianto», che viene regolarmente aggiornata dai datori di lavoro consegnatari dei beni immobili.
  L'evento meteorologico di carattere eccezionale, che il 29 ottobre 2018 ha colpito la costa tirrenica del levante ligure, ha comportato alcuni danneggiamenti, in particolare delle coperture di due magazzini, con rottura e spargimento nelle zone limitrofe di parti in cemento-amianto.
  Per tali immobili, aventi le coperture costituite da pannelli ad alta densità in cemento-amianto, valutati e classificati, ai sensi del decreto ministeriale 6 settembre 1994, materiali «compatti», si è proceduto, in aderenza alla normativa regionale, all'inoltro delle previste schede di notifica dei materiali contenenti amianto, al competente ufficio dell'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) 5 di La Spezia.
  Tutte le strutture sono sottoposte a un programma di controllo e di manutenzione che non ha mai evidenziato, ad oggi, dispersioni di fibre di amianto.
  A integrazione di questo monitoraggio ambientale, viene attuata, ciclicamente, una valutazione del rischio, prendendo quali parametri di riferimento la tipologia e le condizioni del materiale, i fattori che possono determinare un futuro danneggiamento o degrado e gli elementi che influenzano la diffusione di fibre e l'esposizione degli individui.
  In merito all'adozione di un Protocollo d'intesa, nel senso auspicato dall'interrogante, lo Stato Maggiore della Marina è disponibile ad avviare un'interazione con i referenti del comune di La Spezia, dell'Azienda Sanitaria Locale (ASL) e dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Liguria (ARPAL), al fine di valutare eventuali ulteriori forme collaborative che possano agevolare il monitoraggio degli interventi di bonifica da effettuare, nella generale e costante attenzione riguardo a un tema di grande rilievo quale quello della salute.
  In proposito, mi preme evidenziare che già la Forza armata mantiene un rapporto di costante collaborazione con le Istituzioni locali, come confermato dalla disponibilità, nei confronti della ASL 5 di La Spezia, a eseguire rilievi di fibre aerodisperse all'interno della Base Navale.
  Per l'amministrazione, la tutela della salute del proprio personale, ma anche dei cittadini residenti in prossimità di Basi/ Infrastrutture militari, è – e deve continuare ad essere – una priorità assoluta.
  In tale ottica, non sono mai venuti meno e mai mancheranno la sensibilità, il costante e determinato impegno nell'approfondire in maniera dettagliata un aspetto così delicato e complesso.
  Per quanto riguarda, infine, specifici stanziamenti per le operazioni di bonifica, la Marina Militare, a seguito degli eventi atmosferici del 29 ottobre scorso, ha programmato dal corrente esercizio finanziario opportune allocazioni di risorse finanziare.