• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02073 (5-02073)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02073presentato daSPORTIELLO Gildatesto diMercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   SPORTIELLO, PALLINI, MANZO, BUOMPANE, SARLI e AMITRANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   in Campania sono circa 2.600 i lavoratori Apu (Attività di pubblica utilità) ex percettori di ammortizzatori sociali ed ex percettori di sostegno al reddito impegnati nei progetti finanziati dalla regione Campania e realizzati all'interno di numerosi comuni della regione;

   i lavoratori Apu in questi mesi sono stati impegnati in progetti che hanno assicurato servizi necessari per i cittadini e le comunità. I lavoratori Apu sono stati utilizzati per la manutenzione di strade e scuole, giardinaggio, attività in uffici e biblioteche comunali, lavori in occasione di manifestazioni sportive, culturali e di solidarietà sociale;

   il decreto legislativo n. 150 del 2015 «Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183» prevede, all'articolo 26 – «utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito» che: «1. Allo scopo di permettere il mantenimento e lo sviluppo delle competenze acquisite, i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro nonché i lavoratori sottoposti a procedure di mobilità possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza, sotto la direzione e il coordinamento di amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e successive modificazioni, nel territorio del comune ove siano residenti»;

   l'Unione sindacale di base, federazione regionale della Campania, in una sua nota del 23 aprile 2019, pone l'accento sulla situazione precaria dei lavoratori Apu e sull'assenza di prospettive occupazionali per questi lavoratori. A questa condizione di precarietà si aggiunge il fatto che alcuni comuni non hanno effettuato i pagamenti per alcune mensilità di lavoro già svolto, con ritardi che arrivano fino 6-8-10 mesi nei pagamenti. L'Usb Campania ha stilato una nota nella quale indica ai vertici della regione Campania quali siano i comuni in cui vi sono ritardi di pagamento e il numero di lavoratori Apu coinvolti;

   di seguito l'elenco dei comuni:

    Montecorvino Rovella (Salerno) 24 unità: progetto terminato ad aprile 2019, manca il pagamento di 6 mensilità;

    Arpaise (Benevento) 12 unità: mancano 6 mensilità;

    Teano (Caserta) 12 unità: progetto ancora in corso, mancano 3 mensilità;

    Cava de’ Terreni (Salerno) 24 unità: per i lavoratori in carica alle scuole di Cava, progetto scaduto a gennaio 2019, mancano 2 mensilità;

    Capodrise (Caserta): 7 unità: progetto terminato a ottobre, 2018 mancano 3 mensilità;

    Gricignano d'Aversa: progetto terminato a novembre 2018, manca l'ultima mensilità;

    Casola di Napoli: 12 unità: progetto terminato a gennaio 2019, manca l'ultima mensilità;

    Calitri (Avellino) 7 unità: progetto terminato il 10 settembre 2018, mancano le ultime 2 mensilità;

    Striano (Napoli) 3 unità: progetto terminato, mancano le ultime 3 mensilità;

    Sarno (Salerno) 7 unità: progetto terminato a gennaio 2019, mancano le ultime 2 mensilità;

    Caivano (Napoli) 24 unità: progetto terminato a novembre 2018, manca l'ultima mensilità –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere, anche in sinergia con gli enti territoriali interessati, per dare una risposta alla situazione di precarietà dei lavoratori sopra indicati.
(5-02073)