• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00361 (2-00361) «Bond».



Atto Camera

Interpellanza 2-00361presentato daBOND Dariotesto diLunedì 29 aprile 2019, seduta n. 167

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   il posto di tele conduzione (Pt) Enel di Polpet (BL) è stato inaugurato nel 1999 ed è dotato di tecnologie di avanguardia. Oltre a Polpet, Enel gestisce in Italia altri 4 centri di telecontrollo siti a Verampio (Vb); Sondrio; Montorio (Te) e Presenzano (CE);

   il principale ruolo di un Pt è nella gestione delle centrali idroelettriche che immettono direttamente nella rete nazionale gestita da Terna l'energia prodotta, garantendo la stabilità della rete stessa. È inoltre il punto di riferimento per tutti gli operativi e le autorità preposte all'intervento in situazioni di pericolo (vigili del fuoco, autorità pubbliche, forze dell'ordine e altri). In tale ambito Polpet è anche centrale nel progetto di Terna spa per la razionalizzazione della rete di trasmissione nazionale (Rtn) nella media valle del Piave, quale punto di raccordo di diverse linee;

   la collocazione di un Pt in Veneto è giustificata anche dal fatto che in quella regione Enel dispone di 56 impianti idroelettrici (23 Grande idro e 33 Mini idro) per un totale di circa 1.000 megawatt di potenza efficiente, pari al 7 per cento della potenza installata Enel; il Pt di Polpet garantisce oltretutto la supervisione delle dighe e degli sbarramenti di tre regioni: Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. Si tratta del controllo di 125 impianti idroelettrici, che in fase di allarme richiedono l'impiego di tecnici reperibili, esperti e sul posto;

   in questo quadro, il Pt di Polpet consente una serie di operazioni che possono essere definite d'avanguardia, quali il controllo permanente e in tempo reale di tutti i parametri degli impianti idroelettrici e l'attivazione del personale sul territorio a fronte di qualsiasi segnale di anomalia rilevato tramite parametri elettrici e idraulici;

   gli impianti del Grande idro invasano decine di milioni di metri cubi d'acqua e, in normali condizioni di servizio e atmosferiche non costituiscono pericolo, ma vanno adeguatamente controllati. Il Pt svolge il suo servizio più importante nella gestione degli eventi di piena, dove funziona come primo centro per il controllo degli eventi, avendo la visualizzazione continua dell'andamento degli invasi, e avvia le procedure per la messa in sicurezza degli impianti, funzionando perciò come punto di riferimento per le autorità preposte all'intervento in situazioni di pericolo. La storia recentissima dimostra che le piene disastrose non sono più eventi rari;

   tale struttura svolge anche l'importantissimo compito di struttura di controllo per situazioni che, se non evidenziate in tempo, possono diventare drammatiche, grazie all'esperienza delle persone che vi operano, le quali possono riconoscere situazioni di pericolo prima che queste siano evidenziate dal sistema strumentale. In conclusione, la puntuale gestione centralizzata delle dighe di tutto il Nord-est d'Italia, operata dal Pt di Polpet, contribuisce a ritardare ed attenuare i fenomeni di piena e a ridurne i danni;

   con l'istituzione, dal 2009 presso la regione Veneto, del Centro funzionale decentrato – Cfd è stato reso operativo l'invio automatico dei dati orari durante gli eventi di piena. Anche in questa struttura di controllo l'andamento del fenomeno viene continuamente seguito dal personale del Pt di Polpet, al quale confluiscono tutti i dati meteorologici rilevati in tutte le dighe e le previsioni del tempo predisposte dall'Arpav o dal Cfd;

   in sostanza, come osservato dal Corriere delle Alpi del 21 maggio 2004, «l'energia di mezza Italia passa per Polpet»;

   tuttavia, si ha notizia che nonostante l'impegno della regione, Enel intenderebbe chiudere questo Pt a fine 2019, nell'ambito di un piano di riorganizzazione che intende ridurre i Pt da 5 a 3. Si prevede di chiudere i Pt Montorio (Te) e Polpet, assicurando copertura nazionale con i Pt di Lombardia, Piemonte e Campania;

   non solo i 12 lavoratori presenti a Polpet subirebbero un trasferimento forzato, con conseguente danno economico per un territorio già duramente colpito dai recenti eventi calamitosi, ma la possibile perdita della postazione sarebbe dannosa per il venir meno di un rodato sistema di controllo e monitoraggio delle dighe e delle reti di trasmissione elettrica, fondamentale per tutto il Nord-est d'Italia –:

   se quanto esposto in premessa corrisponda al vero e se non ritenga opportuno adottare tutte le iniziative di competenza nei confronti della partecipata di Stato Enel spa, anche mediante la convocazione di tavoli istituzionali di confronto con l'azienda, al fine di assicurare la piena sicurezza della rete nazionale tramite l'utilizzo di una struttura d'avanguardia e la permanenza sul territorio della regione Veneto del posto di tele conduzione (PT) di Polpet (BL), in considerazione di quanto sopra riportato.
(2-00361) «Bond».