• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/01981 (5-01981)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 aprile 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01981

  Come affermato dagli Onorevoli interroganti il meccanismo introdotto dall'articolo 32 della legge 99/2009 ha conferito a Terna, a fronte dell'impegno al finanziamento da parte di soggetti investitori terzi, l'incarico di definire, progettare e costruire, assieme ai Gestori dei sistemi di trasmissione dei paesi confinanti, nuovi «interconnector». L'obiettivo di tale norma è stato quello di dare un impulso allo sviluppo delle interconnessioni, ritenute un elemento cardine per favorire l'integrazione dei mercati e migliorare la sicurezza energetica, e al contempo consentire in prospettiva un contenimento dei prezzi dell'energia per i consumatori italiani. Terna ha, quindi, definito un parco progetti che oggi porterebbe ai complessivi 2500 MW di interconnessioni con l'estero come richiesto dalla legge. A fronte del finanziamento, come affermato dagli interroganti, i soggetti privati finanziatori, cosiddetti assegnatari, beneficeranno del diritto di esenzione per l'utilizzo dell'interconnessione per un periodo fino a 20 anni.
  I progetti selezionati da Terna come interconnector sono ubicati sulle frontiere francese, montenegrina, austriaca, slovena e svizzera. Tali progetti, ad oggi, si trovano a vari stadi di maturità nel processo di autorizzazione e realizzazione.
  Allo stato attuale è stato autorizzato ed è in corso di realizzazione l'interconnector Italia-Francia. Su tale infrastruttura, su impulso del Governo, è in corso di formalizzazione da parte degli assegnatari l'istanza di esenzione per ulteriori 250 MW, così da portare a saturare la capacità lato Italia, con corrispondente aumento dell'impegno al finanziamento dell'opera da parte di tali soggetti.
  Anche per l'interconnessione con il Montenegro, già autorizzata ed in fase avanzata di realizzazione, sempre su sollecitazione del Governo, è in corso di formalizzazione da parte degli assegnatari l'istanza di esenzione per 200 MW. Si è inoltre conclusa l'istruttoria ed è in fase di formalizzazione il decreto di autorizzazione del progetto di interconnessione con l'Austria. Tali iniziative di incremento di capacità destinata agli assegnatari consentiranno di ridurre l'onere sulle bollette dei consumatori che può essere stimato in prima approssimazione in alcune decine di milioni di euro all'anno. È ancora in fase istruttoria, in quanto sottoposto all'endoprocedimento di VIA il progetto di interconnessione con la Svizzera, che potrebbe essere sostituito da progetti alternativi a minore impatto ambientale. Infine il progetto di interconnessione con la Slovenia sta richiedendo una istruttoria più lunga a causa di ulteriori approfondimenti che Terna deve effettuare.
  Il Governo comunque sta cercando di trovare, con il contributo di Terna, anche progetti alternativi che possano aggiungersi o sostituirsi ai precedenti per raggiungere l'obiettivo di nuova capacità previsto dalla legge e accelerare l'attuazione di quanto previsto dall'articolo 32. Oltre all'utilizzo del meccanismo citato dell'articolo 32, comunque, è possibile, come sottolineato anche dalla proposta di PNIEC inviata alla Commissione europea, lo sviluppo della capacità di interconnessione anche con la frontiera del Nord Africa, in particolare con la Tunisia, che può fornire uno strumento addizionale per ottimizzare l'uso delle risorse energetiche. Terna ha già previsto tale progetto nei Piani di sviluppo, ma esso potrebbe essere realizzato solo in presenza di un significativo contributo finanziario da parte dell'Unione europea, in chiave strategica di interconnessione tra Europa e Nord Africa.
  Resta fermo l'interesse a investigare ulteriori progetti di interconnessione, sempreché fattibili tecnicamente ed economicamente, in grado di garantire che i benefici superino i costi.