• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01948 (5-01948)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01948presentato daDE GIROLAMO Carlo Ugotesto diMartedì 16 aprile 2019, seduta n. 164

   DE GIROLAMO e ILARIA FONTANA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la Pialassa dei Piomboni appartiene al sito protetto «IT4070006 – SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona di Protezione Speciale) Pialassa dei Piomboni, Pineta di Punta Marina» i cui gestori sono l'ente di gestione per i parchi e la biodiversità – Delta del Po, l'ufficio territoriale per la biodiversità di Punta Marina e la regione Emilia-Romagna;

   il sito protetto ricade per l'80 per cento nel parco regionale del Delta del Po, sottoposto a vincolo paesaggistico;

   nel febbraio 2019, in assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna è stata presentata un'interrogazione, nella quale si segnala un possibile disastro ambientale dovuto ad un cargo abbandonato nella zona della Pialassa dei Piomboni, zona canale portuale. Si tratterebbe di una nave cargo, Berkan B (oggetto di disarmo e smantellamento per recupero materiale nel 2017 poi lasciato abbandonato), dalla quale sarebbe fuoriuscito del carburante;

   il 5 marzo 2019 la nave si è spezzata definitivamente in due tronconi, la prua si è inabissata, le sostanze inquinanti ancora presenti si diffondono nonostante la posa di panne, la cui protezione non è stagna e necessiterebbe di continui controlli;

   poco distante dalla nave Berkan B giacciono da decenni tre cargo e altri due relitti quasi affondati, motivo per cui la zona è nota come «cimitero delle navi»;

   l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale – porto di Ravenna con delibera presidenziale n. 51 del 2019 dell'11 marzo 2019, ha approvato l'intervento di somma urgenza stabilito secondo l'articolo 163 del decreto legislativo n. 50 del 2016 e successive modifiche e integrazioni «Intervento urgente di messa in sicurezza del relitto della M/N Berkan B», per un ammontare complessivo stimato di euro 198.919,22, procedendo inoltre all'affidamento lavori per un importo di euro 242.681,45;

   l'intervento ha previsto il puntellamento del relitto mediante pali, similmente a quanto già effettuato per i tre cargo del «cimitero delle navi», al fine di impedire il ribaltamento verso il centro del canale; tuttavia i motori e i serbatoi semiaffondati e dilavati dalle maree e dagli eventi meteomarini continuano a rilasciare nelle acque del canale e dell'area protetta gli inquinanti ancora preservi;

   non risulta sia stata tuttavia avviata la procedura di urgenza per inquinamento ambientale anche del contiguo Sic-Zps zona del Parco del Delta del Po, quando invece la situazione di estrema gravità era nota, essendone prova la delibera presidenziale n. 204 del 10 agosto 2018 (Assistenza alle attività connesse all'aspirazione dei liquidi interni alla M/n «Berkan B», per l'affido diretto di una consulenza esterna a sovraintendere i lavori di bonifica, per l'importo di euro 36.795,20): «numerose segnalazioni pervenute da parte della locale Capitaneria di Porto in merito al relitto in questione, che [...] potrebbe subire una ulteriore compromissione della galleggiabilità e della stabilità per effetto di agenti meteomarini e di altri eventi esterni, rappresentando un serio pericolo alla pubblica e privata incolumità; tenuto conto della necessità di provvedere con estrema urgenza alla messa in sicurezza del natante...»;

   a quanto consta inoltre agli interroganti la demolizione del relitto sarebbe stata autorizzata in luogo palesemente non attrezzato, contrariamente a quanto previsto dall'articolo 13 del regolamento (UE) 1257/2013, senza adeguato piano di riciclaggio ed adeguata vigilanza, causandone l'inabissamento per errato alleggerimento della prua ed, al contempo, mancata demolizione del castello poppiero, senza preventiva bonifica da idrocarburi presenti nei serbatoi della nave che è iniziata solo a partire dal 12 febbraio 2019 –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere affinché si possa arginare quanto prima il preannunciato disastro ambientale;

   se non ritenga opportuno adoperarsi, per il tramite dell'autorità portuale succitata, affinché il relitto venga rimosso con la massima urgenza, avviando inoltre le operazioni di messa in sicurezza di tutta l'area.
(5-01948)