Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/01926 (5-01926)
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-01926presentato daVIZZINI Gloriatesto diVenerdì 12 aprile 2019, seduta n. 162
VIZZINI, PERCONTI, DAVIDE AIELLO, DE LORENZO, CUBEDDU, INVIDIA, SEGNERI, PALLINI, GIANNONE, EHM, RICCIARDI, GAGNARLI e MIGLIORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
lo storico marchio del lusso Roberto Cavalli, nato negli anni ’70 e con sede a Osmannoro, Firenze, ha vissuto nei decenni momenti di grande crescita affermandosi in tutto il mondo per il suo know-how nelle stampe su pelle e tessuti;
tuttavia, dopo oltre quarant'anni di attività, la gestione del marchio ha visto vari avvicendamenti nel management gestionale e creativo con alterne fortune;
nel maggio 2015 il fondo di private equity Clessidra aveva acquisito il 90 per cento del capitale della maison in parola, mentre il restante 10 per cento era rimasto a Roberto Cavalli; nel 2018 tale fondo è diventato di proprietà dell'Italmobiliare di Pesenti;
recentemente, a causa della soglia-limite d'investimento del Fondo, determinata principalmente dagli ultimi bilanci in perdita, il gruppo Roberto Cavalli ha presentato al tribunale di Milano una domanda di ammissione al concordato preventivo, a seguito della quale il tribunale, in data 8 aprile 2019, ha nominato il commissario giudiziale Giorgio Zanetti, concedendo all'azienda il termine massimo di 120 giorni, fino al 3 agosto 2019 per presentare una proposta definitiva del precitato concordato preventivo o, in alternativa, una domanda di Scordo di ristrutturazione dei debiti;
nelle more dell'individuazione di una delle due suddette soluzioni, l'attività a livello globale del marchio Cavalli sta subendo un ridimensionamento preoccupante;
i negozi Roberto Cavalli negli Stati Uniti sono stati chiusi in seguito alla totale liquidazione delle attività in Nord America. Infine, il Fondo Clessidra ha manifestato la volontà di vendere il marchio;
tanto da parte dei lavoratori dell'azienda, quanto dai sindacati, sussisterebbe una grande preoccupazione, nonché l'intenzione seria di trovare un gruppo industriale in grado di dare continuità produttiva al prestigioso marchio Cavalli, mantenendo al contempo l'attività nel sito produttivo di Sesto Fiorentino e il suo forte legame con il territorio toscano, da sempre rivendicato da Roberto Cavalli –:
quali iniziative il Governo intenda intraprendere, per quanto di competenza, per salvaguardare il futuro dello storico marchio fiorentino e, soprattutto, delle centinaia di dipendenti dello stabilimento di Sesto Fiorentino.
(5-01926)