• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02725 (4-02725)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02725presentato daZICCHIERI Francescotesto diGiovedì 11 aprile 2019, seduta n. 161

   ZICCHIERI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'ospedale San Giacomo in Augusta al centro di Roma è nato nel lontano 1339 per volontà testamentaria del Cardinale Pietro Colonna. Dal 2000 al 2008 ospedale è rinnovato completamente, vantando strutture e reparti di eccellenza;

   nel 2001 la regione Lazio, conformemente a quanto disposto dall'articolo 8 della legge regionale n. 16 del 2001, ha costituito una società a prevalente capitale regionale, denominata «San.Im. S.p.a.», quale strumento per immettere liquidità nel sistema delle aziende sanitarie regionali, al fine di risanarne il deficit finanziario accumulato nella gestione sanitaria;

   la legge regionale n. 16 del 2001 assegnava alla San. Im. s.p.a. il compito esclusivo di acquisire beni facenti parte del patrimonio indisponibile delle aziende sanitarie locali, rispettandone la destinazione d'uso (destinazione d'uso vincolata anche dal decreto legislativo n. 502 del 1992;

   in data 11 agosto 2008, la regione Lazio, con legge regionale n. 14, decretava la chiusura dell'ospedale San Giacomo, il che lascia presumere che i «lavori preparatori» e la decisione politica di chiusura della struttura siano stati maturati tempo prima;

   il 31 ottobre 2008 il «San Giacomo in Augusta» chiude ad opera dell'ex presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, e ora versa in completo stato di abbandono, creando un sovraccarico di utenti negli ospedali territorialmente adiacenti e causando notevoli disagi sia agli operatori sanitari che ai pazienti;

   la dismissione della struttura ospedaliera deriva da quanto previsto dalla legge regionale n. 14 del 2008, legge di assestamento del bilancio (presidente Marrazzo), attuativa di quanto previsto dal piano di rientro dal deficit sanitario della regione (articolo 1, comma 180, della legge nazionale n. 311 del 2004);

   il 15 dicembre 2017 con la delibera di giunta 856 della regione Lazio si autorizzava il trasferimento del bene immobile nel fondo i3 della regione Lazio per un importo di 61 milioni di euro;

   la mozione n. 80 del 12 luglio 2018 del comune di Roma votata dall'assemblea capitolina, invece, chiede alla regione Lazio di eliminare le cause ostative che hanno prodotto la chiusura del bene e conferisce al sindaco di Roma il mandato di interloquire con il presidente della regione e con le autorità competenti per creare un percorso che riporti l'immobile San Giacomo alle funzioni sanitarie svolte prima della chiusura, mantenendo un presidio sanitario pubblico nel centro storico di Roma –:

   se il Governo intenda promuovere, per quanto di competenza, un tavolo interistituzionale fra il comune di Roma, la regione Lazio e il commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari e i Ministeri competenti per ripristinare le funzioni sanitarie dell'ospedale San Giacomo, oggetto di compravendita da parte del fondo denominato i3 Regione Lazio ed Invimit Sgr Spa, e restituire l'immobile alle funzionalità sanitarie così preziose per la città di Roma.
(4-02725)