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Atto a cui si riferisce:
C.5/01886 (5-01886)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 aprile 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-01886

  Con riferimento alle questioni poste, fermo restando che si ribadisce anche in questa sede la competenza primaria della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, si conferma che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, data la straordinarietà della situazione e l'importanza di garantire la tutela della falda acquifera in argomento, ha seguito con costante attenzione la vicenda.
  A tal proposito, si fa presente, in particolare, che nei mesi scorsi si sono svolti incontri tra il personale tecnico del Ministero ed il personale della Provincia di Alessandria – soggetto competente per le funzioni autorizzatorie e di valutazione di impatto ambientale. Inoltre, come noto, il 21 novembre scorso, il Ministro Costa si è recato ad un incontro pubblico nel Comune di Acqui Terme.
  In seguito ai predetti incontri ed alle richieste del Ministero di ulteriori chiarimenti ed aggiornamenti, la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria ed Arpa hanno provveduto a tenere informato lo stesso circa le attività poste in essere relativamente alla realizzazione della discarica.
  A tal proposito, l'Arpa ha rappresentato di aver effettuato, nell'ambito del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell'Ambiente, sopralluoghi sul posto finalizzati a prendere atto dei lavori in corso di approntamento della discarica mediante scavi e movimentazione terre. La relazione tecnica redatta all'esito dei predetti sopralluoghi del 26 e 27 febbraio scorso, ha evidenziato che l'attività di predisposizione del cantiere avveniva, al momento del controllo, nel rispetto formale delle prescrizioni autorizzative.
  La Regione Piemonte ha comunicato, da parte sua, di aver provveduto, in un'ottica di precauzione, ad inserire la delimitazione e la disciplina relativa alle Aree di ricarica degli acquiferi profondi nella revisione del PTA, adottata con DGR del 14 dicembre 2018 e attualmente all'esame del Consiglio Regionale. Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalla Regione, l'ATO6 ha completato e pubblicato lo Studio sugli acquiferi profondi relativo al proprio territorio, che esamina in dettaglio l'idrogeologia della pianura alessandrina con particolare riguardo al sistema acquifero profondo. Pertanto, tenuto conto che l'area sulla quale insiste il progetto di discarica è inclusa nelle aree di ricarica degli acquiferi profondi e che nella relativa disciplina, per quanto riguarda le discariche di rifiuti non pericolosi, è ammessa la realizzazione o ampliamento di nuovi impianti purché siano garantite maggiori protezioni del terreno e delle acque sotterranee, la realizzazione della discarica all'interno della perimetrazione delle aree di ricarica dovrà necessariamente tenere presente tali maggiori misure di protezione della falda.