• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01899 (5-01899)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01899presentato daMORGONI Mariotesto diMercoledì 10 aprile 2019, seduta n. 160

   MORGONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'Albo nazionale gestori ambientali è stato istituito dal decreto legislativo n. 152 del 2006 in continuità, quanto a funzioni, con l'Albo nazionale gestori rifiuti disciplinato dal decreto legislativo n. 22 del 1997 e istituito ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 1987, n. 361, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1987, n. 441;

   l'Albo è articolato in un Comitato nazionale (con sede presso il medesimo Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) e in sezioni regionali e provinciali, con sedi presso le camere di commercio dei capoluoghi di regione e delle province autonome di Trento e Bolzano;

   l'iscrizione all'Albo è una conditio sine qua non per esercitare le attività di gestione di rifiuti come specificate dall'articolo 8 del decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno 2014, n. 120, fra le quali rientrano quelle di raccolta e trasporto di rifiuti urbani e speciali, trasporti trasnfrontalieri, intermediazione rifiuti, bonifica siti, distribuzione e installazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee);

   nell'ottobre 2017 risultavano iscritte all'Albo ben 156.722 imprese;

   l'iscrizione e il rinnovo dell'iscrizione all'Albo, ai sensi dell'articolo 15, comma 10, del citato decreto ministeriale sono subordinate all'accettazione di una garanzia finanziaria da parte della sezione regionale dell'Albo;

   le sezioni regionali dell'Albo che sono state nominate a gennaio 2014 dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sono scadute il 25 gennaio 2019 e hanno continuato ad operare in regime di prorogatio per ulteriori 45 giorni e quindi fino al 10 marzo 2019;

   da tale data vi è una paralisi completa che impedisce alle imprese che hanno ottenuto il provvedimento di iscrizione e/o rinnovo da parte della sezione regionale e hanno presentato la fidejussione richiesta di poter continuare l'attività, in mancanza dell'accettazione della medesima;

   tutto ciò sta comportando gravi danni a numerose imprese con l'evidente rischio di perdita di commesse e di posti di lavoro e di richiesta di risarcimento dei danni provocati dall'inadempienza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;

   mai, in questi decenni, si era verificata una situazione di inoperatività dell'Albo per mancanza dei decreti di nomina ministeriale delle sezioni regionali, un atto previsto dalla legge e i cui termini erano da sempre noti –:

   quali siano le cause dell'inammissibile ritardo e in quali tempi il Ministro interrogato intenda provvedere a ottemperare all'obbligo di legge e porre fine a una situazione di danno alle imprese che comporta anche il rischio di richieste di risarcimento a carico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
(5-01899)