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Atto a cui si riferisce:
C.4/00581 (4-00581)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 ottobre 2018
nell'allegato B della seduta n. 63
4-00581
presentata da
LOREFICE Marialucia

  Risposta. — Con riferimento all'atto parlamentare in esame, acquisite le valutazioni della competente direzione di questo Ministero, si comunica quanto segue.
  Il Ministero si è attivato con nota del 6 luglio 2018 presso la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, chiedendo di fornire ogni notizia in merito ai fatti esposti nel summenzionato atto parlamentare e in merito ad ogni iniziativa eventualmente già intrapresa.
  Con lettera del 16 luglio 2018, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha comunicato allo scrivente Ministero che, a seguito di recenti notizie di stampa riguardanti il professor Massimo Buscema, con nota del 28 giugno 2018 ha chiesto alla procura della Repubblica di Catania, notizie «riguardo alla eventuale sussistenza di procedimenti penali a carico dello stesso, onde consentire alla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, ente pubblico esponenziale della categoria, le eventuali iniziative di competenza».
  La Federazione con la medesima lettera del 16 luglio 2018 ha altresì comunicato di essere in contatto con l'ordine dei medici di Catania, «per avere conferma ufficiale della situazione in cui versa il medesimo Ordine». Ha quindi allegato la nota del 9 luglio 2018 con la quale l'ordine medesimo ha fatto presente alla Federazione di aver ricevuto «formale lettera di dimissioni dalla carica di vicepresidente del professor Antonio Biondi» il quale ha «tuttavia precisato che intende mantenere la carica di Consigliere in seno all'Ordine». L'ordine ha fatto altresì presente che nel corso della riunione del consiglio direttivo del 3 luglio 2018, sono state presentate formali dimissioni dalla carica di consigliere dei componenti di seguito elencati: dottor Emanuele Cosentino, dottor Lucio Di Mauro, dottoressa Rosalia Lo Gerfo, dottor Alfio Pennisi, dottor Antonino Rizzo, dottor Pasquale Albanese.
  La Federazione ha concluso la citata lettera del 16 luglio 2018, informando lo scrivente che «non appena, il quadro della situazione sarà chiarito, sarà cura di questa Federazione, svolgere gli eventuali adempimenti di competenza ad essa attribuiti dalla vigente normativa». Tra gli adempimenti previsti dalla medesima normativa rientra senza alcun dubbio ed in maniera congiunta tra Federazione e Ministero, l'attivazione delle procedure di commissariamento dell'ordine.
  Successivamente, in data 20 luglio 2018 la Federazione, con nota pervenuta al Ministero solo per conoscenza, ha scritto all'ordine dei medici di Catania per informarlo di aver ricevuto da questo Ministero richiesta di notizie in merito ai fatti esposti nell'interrogazione parlamentare di cui all'oggetto. A tale scopo ha chiesto all'ordine di Catania di trasmettere, in tempi ragionevolmente brevi, la documentazione in suo possesso al fine di dare la più idonea ed informata risposta all'interrogazione parlamentare in esame.
  In data 23 luglio 2018, è pervenuta a questo ministero la nota del dottor Lucio Di Mauro con cui è stato trasmesso un esposto, indirizzato al Ministro, sottoscritto da cinque consiglieri dimissionari (dottori Emanuele Cosentino, Lucio Di Mauro, Rosalia Lo Gerfo, Alfio Pennisi e Antonio Rizzo) che descrive tutte le criticità che hanno determinato le loro dimissioni, chiedendo contestualmente l'intervento degli organi di vigilanza.
  Il 23 luglio 2018 il Ministero ha quindi provveduto a trasmettere l'esposto in questione alla procura della Repubblica di Catania, alla procura della Corte dei conti di Palermo e all'Anac per le verifiche di competenza.
  Successivamente la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri in data 27 luglio 2018 – riferendosi ad una precedente nota del 24 luglio 2018 ricevuta dall'ordine – non in possesso di questo Ministero – ha inviato all'ordine di Catania e per conoscenza allo scrivente Ministero una lettera concernente le elezioni suppletive di tutti i consiglieri dimissionari, diventati nel frattempo undici.
  Con tale nota la federazione ha avallato le elezioni suppletive indette dall'ordine di Catania previste per il mese di settembre.
  A seguito dei fatti esposti nella nota dello studio legale Riccioli pervenuta in data 2 agosto 2018, il Ministero tempestivamente con lettera del 2 agosto 2018, a firma del capo di gabinetto, ha chiesto al presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri di valutare la sussistenza dei presupposti per l'attivazione della procedura di commissariamento dell'ente, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 233 del 1946, come sostituito dalla legge n. 3 del 2018, che dispone: «Lo scioglimento è disposto con decreto del Ministro della salute, sentite le rispettive Federazioni nazionali. Con lo stesso decreto è nominata una commissione straordinaria di tre componenti, di cui non più di due iscritti agli albi professionali della categoria e uno individuato dal Ministro della salute. Alla commissione competono tutte le attribuzioni del Consiglio o della commissione disciolti».
  Nel merito, è stato segnalato che dalla nota dello studio legale indicato «sembra emergere che, nonostante l'indizione delle elezioni suppletive a seguito delle dimissioni di oltre la metà (11 consiglieri su 17) dei componenti del consiglio direttivo dell'ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Catania, l'ordine medesimo continui a versare in una situazione di incertezza che potrebbe non garantire il regolare funzionamento amministrativo».
  A seguito di ciò la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri con lettera del 3 agosto 2018 indirizzata al Ministero e per conoscenza all'ordine dei medici di Catania, ha confermato da un lato che «in ossequio alla normativa vigente, sono state già indette le elezioni suppletive allo scopo di ripristinare l'integrità del consiglio direttivo dell'ordine dei medici di Catania» e, dall'altro, ha fatto presente che «non sono noti alla Federazione elementi valutabili ai fini dell'espressione del parere di cui all'articolo 4 del decreto legislativo. C.P.S. n. 233 del 1946, come modificato dalla legge n. 3 del 2018».
  In data 29 agosto 2018 la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri con lettera indirizzata a questo Ministero ha fornito «le risposte puntuali a quanto contenuto nella interrogazione parlamentare».
  Il Ministero, – dopo aver appreso dagli organi di stampa del rinvio a giudizio del dottor Massimo Buscema per avere nella sua qualità di direttore del reparto di diabetologia e malattie endocrino-metaboliche del Cannizzaro, offeso ed insultato un paziente affetto da una grave patologia che attendeva il suo turno nel predetto reparto, arrivando persino ad impedirgli la necessaria visita, – in data 4 settembre 2018, con nota a firma del capo di gabinetto ha comunicato alla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e per conoscenza all'ordine di Catania, di ritenere sussistenti i presupposti per l'attivazione della procedura di commissariamento dell'ente, nel rispetto delle vigenti norme, e ha invitato la federazione medesima a dar corso agli adempimenti di competenza.
  In data 6 settembre 2018 sono pervenute alla segreteria del capo di gabinetto del Ministero, le dimissioni del dottor Buscema dalla carica di presidente del consiglio dell'ordine dei medici di Catania, formalizzate, peraltro, anche alla competente Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
  Nel contempo, in data 7 settembre 2018 la Federazione ha informato il Ministero, in risposta alla nota del capo di gabinetto sopra citata, che la procura di Catania ha comunicato la sussistenza di una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del dottor Massimo Buscema e che il presidente della medesima Federazione ha proceduto a convocare lo stesso Buscema ai fini dell'avvio del procedimento disciplinare. Ha comunicato, altresì, di aver convocato per la data del 15 settembre 2018 il comitato centrale della federazione ai fini della valutazione dell'eventuale presenza dei presupposti necessari per l'attivazione della procedura di scioglimento del consiglio direttivo dell'ordine di Catania.
  A conclusione di quanto sopra comunicato è bene sottolineare che, nel rispetto della vigente normativa, lo scioglimento di un ordine professionale non può mai essere disposto in via esclusiva dal Ministero della salute, attesa la necessità di acquisire il parere della competente Federazione; inoltre è necessario rimarcare che in nessuna occasione, per il passato, si rinvengono casi di scioglimento degli ordini professionali su esclusiva iniziativa del Ministero della salute, senza il prescritto parere della competente Federazione nazionale. Ecco perché, ai fini delle ulteriori decisioni del Ministero, è necessario attendere le valutazioni del comitato centrale della Federazione che, come sopra riportato, si riunirà il 15 settembre.
  Si trasmette a completamento delle informazioni la documentazione allegata.
Il Ministro della salute: Giulia Grillo.