• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/00092 (5-00092)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00092

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti fanno riferimento alle misure adottate per contrastare i fenomeni elusivi ed evasivi, evidenziando come, attraverso l'attuazione di una strategia volta a rafforzare la tax compliance e a rendere il fisco più equo e trasparente, si siano registrati nell'anno 2017 notevoli risultati sul fronte recupero dell'evasione.
  Pertanto, gli Onorevoli interroganti chiedono al Governo quali iniziative intenda assumere al fine di «assicurare efficacia all'azione di contrasto dell'evasione, indebolita dai primi provvedimenti legislativi d'urgenza, garantendo il recupero di gettito atteso a legislazione vigente sulla base degli strumenti di contrasto all'evasione fiscale predisposti dal precedente Governo».
  Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Il contrasto all'evasione rimane un obiettivo prioritario del Governo, in linea con la necessità di privilegiare un rapporto sinergico di collaborazione tra il fisco e i contribuenti.
  I provvedimenti del nuovo Governo, pur non indebolendo gli strumenti attualmente esistenti, si propongono di semplificare e ridurre gli oneri amministrativi a carico dei contribuenti. In tale ottica devono essere inquadrate le misure previste in merito al rinvio della fatturazione elettronica per i distributori stradali di carburanti, alla revisione dell'istituto del redditometro e all'abrogazione dello split payment per i professionisti.
  Il rinvio della fatturazione elettronica per i gestori di impianti di distribuzione carburanti stradali si è reso necessario per consentire agli operatori di dotarsi degli strumenti tecnologici necessari per ottemperare all'obbligo. Secondo quanto denunciato dalle associazioni di categoria, l'introduzione delle nuove modalità operative avrebbe, infatti, rischiato di compromettere l'efficienza della rete di distribuzione stradale in un periodo particolarmente impegnativo come quello estivo, pregiudicando la mobilità delle famiglie. Oltre ad inconvenienti a carico dei consumatori, il mancato rinvio avrebbe generato effetti negativi anche in termini di distorsione del mercato. I piccoli gestori, che costituiscono una realtà diffusa nel territorio, avrebbero infatti rischiato di perdere quote di mercato a favore dei grandi gestori.
  L'amministrazione finanziaria metterà in atto tutte le misure necessarie per agevolare la transizione della rete stradale alla fatturazione elettronica e reputa che l'ulteriore semestre concesso sia sufficiente per garantire che anche questo settore si adegui all'obbligo generalizzato previsto a decorrere dal 1o gennaio 2019.
  Il provvedimento si pone, altresì, l'obiettivo di orientare lo strumento del redditometro maggiormente in chiave di contrasto all'evasione fiscale. Le disposizioni prevedono infatti che siano individuati nuovi elementi indicativi di capacità contributiva, con la consultazione dell'ISTAT e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori. Il redditometro, attualmente vigente, non avrà più effetto per i controlli ancora da effettuare sull'anno di imposta 2016 e sugli anni successivi. Sono comunque fatti salvi gli inviti ai contribuenti per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell'accertamento per gli anni di imposta fino al 2015.
  Infine, l'esclusione dell'applicazione dello split payment ai professionisti, che era stata introdotta dall'articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, è un intervento finalizzato a ridurre i problemi di liquidità che detto istituto ha generato per i professionisti: il cumulo tra la ritenuta alla fonte e il versamento dell'Iva direttamente all'erario comportava la riduzione di oltre 1/3 dei loro incassi e poteva indurli a indebitarsi.
  Ciò premesso, il Governo intende potenziare l'azione volta a stimolare l'adempimento spontaneo da parte dei contribuenti e al contrasto all'evasione e alla frode, puntando ad un miglioramento dei controlli.