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Atto a cui si riferisce:
C.5/00489 (5-00489)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00489

  L'Italia ha espresso fin dall'inizio la propria piena solidarietà al Regno Unito in merito al caso dell'avvelenamento di Sergey Skripal e di sua figlia Yulia con un agente chimico della famiglia dei gas nervini, condannando duramente l'utilizzo di armi chimiche e concordando sulla ricostruzione dell'accaduto effettuata dalle Autorità britanniche.
  Tale posizione è stata espressa associandosi ai partner europei e del G7, in particolare nelle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo del 22 marzo 2018, a seguito delle quali, come ricordato, vi è stata anche da parte italiana l'espulsione di personale russo accreditato in lista diplomatica; nel comunicato dei Ministri degli Esteri del G7 del 16 aprile; e successivamente nel comunicato finale del Vertice di Charlevoix dei leader G7, il 13 giugno scorso.
  L'Italia ha altresì sostenuto e continua a sostenere, in ogni occasione e in diversi contesti, in particolare nell'ambito dell'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, le iniziative volte al rafforzamento del regime di non proliferazione chimica, ivi inclusa l'istituzione di meccanismi di attribuzione delle responsabilità per l'utilizzo di armi chimiche.
  In relazione alla dichiarazione del 6 settembre dei leader di Francia, Germania, Canada, Stati Uniti e Regno Unito, pur persistendo l'immutata solidarietà già espressa nei confronti del Regno Unito ed il sostegno al regime di non proliferazione chimica, il formato e le modalità con cui la dichiarazione è stata predisposta hanno influito sulle decisioni adottate.
  Come fatto notare dagli interroganti, il formato non era quello del G7, in quanto assente il Giappone, né alcuno di quelli in precedenza utilizzati; rispetto alle modalità, la proposta dei partner è giunta in una fase in cui la valutazione dei nuovi elementi da parte del Governo era ancora in corso. Si è infatti ritenuto necessario disporre di una compiuta ed approfondita valutazione, non compatibile con la tempistica proposta.