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Atto a cui si riferisce:
C.5/00688 (5-00688)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00688

  Prima di tutto, vorrei descrivere brevemente l'approccio con cui ci stiamo preparando alla Conferenza di Palermo di novembre, come già illustrato al Parlamento dal Ministro Moavero.
  Intendiamo la Conferenza di Palermo, convocata dal Presidente del Consiglio Conte, come un'opportunità per la Comunità Internazionale di dimostrare la sua coesione sul dossier libico, a sostegno del ruolo centrale delle Nazioni Unite e degli sforzi del Rappresentante Speciale Salamé per far avanzare il processo politico e per superare la lunga fase di transizione. A Palermo non intendiamo, quindi, come Italia proporre soluzioni predeterminate alla crisi libica. La Conferenza potrà, invece, essere l'occasione per identificare passi concreti sulle questioni di sicurezza ed economiche contribuendo in tal modo al processo politico; sarà una tappa di un percorso, che include altre iniziative – come la Conferenza di Parigi del maggio scorso – e che durerà oltre Palermo. Un percorso volto al conseguimento di una stabilizzazione duratura del Paese.
  Tutti gli sforzi del Governo italiano in collaborazione con le Nazioni Unite sono, in questa fase, indirizzati a preparare nel migliore dei modi la Conferenza e a facilitare, da un lato, l'unità della Comunità Internazionale e, dall'altro, una partecipazione rappresentativa degli stakeholder libici. Ciò coerentemente con la nostra tradizionale posizione, da sempre improntata al pieno rispetto della «ownership» libica del processo politico e al principio dell'inclusività. Riteniamo, infatti, che spetti ai libici decidere sul proprio destino, senza interferenze dall'esterno. Pertanto, non possiamo che svolgere un ruolo di facilitatore, accompagnando la Libia in tale percorso fino al completamento della lunga fase di transizione. La stabilità del Paese e il suo sviluppo pacifico sono interessi prioritari per noi, ma lo sono ancor di più per i libici.
  Proprio al fine di assicurare la più ampia partecipazione degli attori libici, nelle scorse settimane il Ministro Moavero ha avuto intensi contatti con i rappresentanti del Governo libico, il Presidente Serraj, il Vice Presidente Maitig, il Ministro degli Esteri Siala, oltre che con il Maresciallo di campo Haftar, che io stessa ho incontrato ieri, proprio quale seguito della missione a Bengasi dello scorso 10 settembre del Ministro Moavero. Nella stessa occasione ho avuto a Gubba un lungo e cordiale colloquio con il Presidente della Camera dei Rappresentanti Aghila Saleh. Ho, inoltre, intenzione di compiere a breve una missione a Tripoli per ulteriori incontri. Il Ministro Moavero ha parlato più volte con il Rappresentante Speciale Salamé ed io stessa ho incontrato martedì 9 ottobre la sua Vice Stephanie Williams per comprendere meglio come la Comunità Internazionale possa sostenere l'azione delle Nazioni Unite in Libia. Questo, infatti, è per noi l'obiettivo prioritario e, in tale ottica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri hanno avuto a New York una serie di incontri, approfittando della presenza di molti leader a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il Presidente del Consiglio Conte, che ha invitato i suoi omologhi e i vertici delle organizzazioni interessate, e il Ministro Moavero hanno in programma nei prossimi giorni ulteriori visite e contatti per sensibilizzare i partner internazionali.
  In occasione degli incontri bilaterali che il Ministro Moavero ha avuto con gli omologhi di Francia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Marocco e con il Segretario Generale della Lega Araba, egli ha potuto raccogliere valutazioni particolarmente interessanti e, in diversi casi, anche molto approfondite, di cui intendiamo far tesoro in preparazione della Conferenza di novembre. I colloqui con i nostri partner internazionali stanno proseguendo anche in questi giorni sia a livello politico che tecnico. Il Ministro Moavero ha incontrato il Ministro degli Esteri della Federazione Russa l'8 ottobre e assai intensa è l'agenda dei colloqui programmati nelle prossime settimane. Io stessa sto collaborando strettamente nell'organizzazione della Conferenza, proprio nell'ambito dei vari contatti che riteniamo di dover sviluppare perché a Palermo possano essere realizzati alcuni passi concreti, in grado – ci auguriamo – di stimolare il riavvio del processo politico che ha visto negli ultimi mesi fasi di stallo alternate con qualche piccolo progresso.
  Vorrei quindi rassicurare l'Onorevole interrogante che continueranno i contatti di alto profilo che stiamo sviluppando con il Presidente del Consiglio e con il Ministro Moavero. Questo anche tramite la nostra Ambasciata, che resta pienamente operativa, nonostante per i ben noti motivi di sicurezza abbiamo ridotto il personale. Contatti finalizzati alla preparazione della Conferenza di Palermo, «per» la Libia – e non «sulla» Libia — che — e lo ribadisco – intendiamo realizzare insieme ai libici e alla Comunità internazionale.