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Atto a cui si riferisce:
C.5/00793 (5-00793)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione V (Bilancio)
5-00793

  Con l'interrogazione in riferimento, l'onorevole Tabacci, facendo un richiamo al recente rapporto dell'Agenzia di rating Moody's sul debito italiano, chiede quali interlocuzioni vi siano state tra le principali Agenzie di rating ed il Ministero dell'economia e delle finanze sui documenti di bilancio e, in particolare, sulla natura della cosiddetta «quota 100» per i pensionamenti anticipati.
  Il MEF ha fornito alle agenzie di rating le informazioni che erano disponibili quando si sono svolte le interazioni con le medesime. L'agenzia Moody's ha deciso di attendere il rilascio della Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF) e del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) prima di annunciare la propria decisione in merito al rating sovrano dell'Italia, onde valutare le prospettive economiche e di finanza pubblica dell'Italia sulla base di programmi ufficiali di politica economica.
  Con riferimento alla cosiddetta «Quota 100» per i pensionamenti anticipati, Moody's ha evidentemente preso atto delle previsioni di finanza pubblica contenute nella NADEF e, più precisamente, nel DPB. In quest'ultimo si indica che la spesa prevista relativa a «Quota 100» è pari allo 0,37 per cento del PIL nel 2019 e 2020 e allo 0,36 per cento del PIL nel 2021. Tenuto conto degli arrotondamenti, queste stime implicano un andamento costante del relativo importo monetario nei tre anni coperti dal DPB.
  Data la natura della misura in questione, e sulla base di valutazioni tecniche quali quella fornita dall'INPS in appendice alla propria Relazione Annuale 2018, Moody's e altri osservatori hanno inferito che si tratti di una finestra aperta per un periodo di tempo definito (ad esempio il primo anno) e non permanente.
  Da parte sua, il MEF non ha sostenuto alcuna particolare interpretazione della «Quota 100», evidenziando unicamente il fatto che la previsione del DBP è che il costo della misura sia costante nei prossimi tre anni e che gli aspetti tecnici verranno dettagliati in un disegno di legge di accompagnamento alla Legge di Bilancio 2019.