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Atto a cui si riferisce:
C.5/01193 (5-01193)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01193

  Gli organi di stampa hanno dato rilievo, in questi giorni, ad una presunta attività definita di «dossieraggio» o «schedatura» che sarebbe stata richiesta dal Ministro della salute ad alcuni parlamentari con riferimento ad alcuni componenti del Consiglio Superiore di Sanità.
  Secondo la ricostruzione giornalistica, tale attività avrebbe anticipato e, di fatto, determinato la scelta del Ministro di azzerare l'organo, facendo decadere tutti i componenti di nomina governativa. Con questa motivazione, in particolare, si è levato il disappunto dei partiti di opposizione, che ha trovato grande eco negli stessi organi di stampa e che ha già ricevuto ieri, durante il Question Time in Assemblea, una puntuale precisazione da parte del Ministro per i Rapporti col Parlamento.
  Per quanto si sia parlato di attacco alla democrazia, di metodi fascisti, di attentato all'indipendenza del mondo scientifico, appare significativa la circostanza che nessuno abbia dato rilievo ad un particolare – che pure il Ministro Grillo ha tentato di evidenziare in più occasioni – che fa venire meno l'intero castello di accuse, derubricando questo polverone mediatico a ciò che effettivamente è: e cioè ad una campagna di disinformazione proprio ai danni del Ministro della salute.
  Mi riferisco alla circostanza che il documento di cui si tratta è stato realizzato dopo, e non prima, della scelta di operare un profondo rinnovamento dei componenti del Consiglio Superiore di Sanità. Quindi, per rispondere alla domanda degli interroganti, gli esiti dell'indagine non potevano in alcun modo influenzare la scelta di procedere alla revoca dei suoi membri.
  Una scelta, che è rivendicata con forza da questo Governo, poiché costituisce un segnale di discontinuità evidente rispetto al passato – laddove l'orientamento politico ha rappresentato, purtroppo non di rado, il meccanismo per favorire (in questo caso si: prima e non dopo) le nomine presso svariati organismi tecnici.
  È questa discontinuità la vera preoccupazione di chi oggi copre con una valanga di falsità l'avanzare di un metodo nuovo che riporta la piena trasparenza delle scelte e la completa indipendenza degli organi di consulenza tecnica e scientifica al centro della politica sanitaria di questo paese.
  Un metodo che fa indubbiamente paura, visto che – non riuscendo a contestare il profilo altamente scientifico, né a trovare indizi di collegamento con questo Governo, nei curricula dei soggetti finora nominati dal Ministro della salute – il principale effetto di questo cambiamento è la riduzione di opportunità di carriera per chi ha potuto contare, fino a questo momento, su un'opaca contiguità con il potere politico.
  Concludo con un'ultima osservazione sul famoso «documento» che costituirebbe il risultato della asserita opera di dossieraggio: tale documento, integralmente consultabile sulla pagina Facebook del Ministro Grillo, rappresenta un contributo contenente esclusivamente informazioni reperibili da chiunque con una semplice ricerca su internet. A tal proposito credo che sia facilmente intuibile che il Ministro della salute disponga di strumenti di conoscenza più articolati ed attendibili di quelli contenuti nel suddetto file. A suo nome e a nome del Governo sono, pertanto, ad assicurare che l'istruttoria per la nomina dei nuovi componenti del Consiglio Superiore di Sanità sarà compiuta esclusivamente su basi di competenza e di merito e che, come avvenuto nelle nomine già effettuate, porterà alla selezione di personalità di alto livello scientifico, a prescindere da ogni logica di appartenenza politica.