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Atto a cui si riferisce:
C.5/01814 (5-01814)



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 aprile 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01814

  L'azienda DM Elektron di Buja (UD), impegnata nella produzione di schede e componenti elettronici, ha utilizzato la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per «riorganizzazione aziendale» nei periodi dall'8 maggio 2010 al 7 maggio 2011 e dal 22 ottobre 2015 al 21 ottobre 2016.
  Inoltre, la CIGS è stata utilizzata anche a seguito della «sottoscrizione di contratti di solidarietà» per i periodi dal 22 ottobre 2012 al 21 ottobre 2013 e dal 22 gennaio 2014 al 21 gennaio 2015 – con riconoscimento anche di un contributo regionale aggiuntivo rispetto al trattamento di integrazione salariale –, nonché dal 22 gennaio 2015 al 21 ottobre 2015.
  L'azienda, al momento, non sta beneficiando di ammortizzatori sociali.
  Per quanto riguarda la crisi occupazionale che sta interessando lo stabilimento Dm Elektron, segnalo che la Regione friulana, a seguito di quanto avvenuto a partire dal 7 dicembre 2018, con i lavoratori mobilitatisi per la paventata delocalizzazione della produzione verso unità produttive di proprietà aziendale site in Romania, ha convocato un tavolo con le parti, il cui primo incontro si è tenuto lo scorso 10 dicembre.
  In tale sede, la Regione ha manifestato la propria disponibilità a supportare soluzioni idonee a garantire la continuità produttiva del sito friulano con conseguente tutela dei livelli occupazionali.
  In data 13 dicembre 2018, l'azienda ha presentato all'Amministrazione regionale i piani di produzione per il sito di Buja fino al 31 maggio 2019, precisando come la pianificazione dichiarata garantisca l'impiego delle maestranze coinvolte; ne è conseguita la revoca dello sciopero da parte delle organizzazioni sindacali.
  Il 26 marzo 2019 l'Amministrazione regionale ha nuovamente incontrato la RSU dello stabilimento di Buja e le OO.SS., all'esito dell'incontro che i rappresentanti dei lavoratori hanno avuto con l'azienda in data 22 marzo 2019 e nel corso del quale è stata annunciata la decisione di cessare l'attività dei reparti produttivi, con conseguente, significativa, eccedenza di personale.
  La regione, quindi, ha convocato un nuovo tavolo urgente con azienda, Confindustria Udine, rappresentanze sindacali unitarie e OO.SS. per il 5 aprile 2019, al fine di favorire l'individuazione di soluzioni che consentano la tutela del tessuto produttivo locale e dei livelli occupazionali.
  Segnalo che la situazione dell'azienda Dm Elektron è seguita con particolare attenzione da questo Governo che, a prescindere dagli esiti dell'incontro del 5 aprile, si è reso disponibile, qualora venga richiesto dalle parti sindacali o dalla proprietà, ad avviare un tavolo istituzionale di confronto con l'obiettivo di tutelare i posti di lavoro a rischio e l'intera produzione.
  È sempre stato interesse principale delle forze politiche, che reggono il Governo di questo Paese, tutelare gli aspetti lavoristici e industriali ed, in particolare, da quando siamo al Governo, le vicende occupazionali dei lavoratori sono diventate una delle nostre priorità assolute.
  Un ulteriore passo in più è stato fatto anche nella giornata di ieri. Infatti, il Ministro Di Maio ha firmato il Decreto interministeriale che sblocca le risorse per ulteriori interventi di integrazione salariale straordinaria, nonché della concessione del trattamento di mobilità in deroga, a favore di circa 60.000 lavoratori.
  L'intervento è destinato alle imprese operanti all'interno delle aree di crisi industriale complessa nelle regioni Lazio, Puglia, Toscana, Sicilia, Molise, Marche, Abruzzo, Sardegna, Liguria, Umbria e Friuli Venezia Giulia.
  Il decreto assegna 117 milioni di euro, posti a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, e rappresenta un sostegno concreto per migliaia di lavoratori in difficoltà.