• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01511 CASTIELLO - Al Ministro della salute. - Premesso che: il fattore tempo è notoriamente determinante nella rete dell'emergenza cardiologica, che irrimediabilmente condiziona la vita del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01511 presentata da FRANCESCO CASTIELLO
martedì 2 aprile 2019, seduta n.105

CASTIELLO - Al Ministro della salute. - Premesso che:

il fattore tempo è notoriamente determinante nella rete dell'emergenza cardiologica, che irrimediabilmente condiziona la vita del paziente infartuato. Tale obiettivo integra, pertanto, il parametro essenziale dell'individuazione dei bacini di utenza degli ospedali indicati come centri hub della rete di emergenza cardiologica;

il decreto n. 64 del 2018 del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario della Regione Campania, con il quale è stato approvato il piano della rete di emergenza cardiologica campana (rete Ima), ha proceduto all'individuazione dei bacini di utenza dell'ospedale di Vallo della Lucania e dell'ospedale di Eboli violando il parametro della parità di accesso alla riperfusione coronarica e della golden hour. Dalla lettura del piano, infatti, emerge che: il comune di Magliano Vetere viene aggregato all'ospedale di Eboli distante 50,8 chilometri, percorribili in 64 minuti, non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 20,4 chilometri, percorribili in 37 minuti; il comune di Monteforte Cilento viene aggregato all'ospedale di Eboli che dista 46,7 chilometri, percorribili in 57 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania, da cui dista 24,7 chilometri, percorribili in 42 minuti; il comune di Sacco viene aggregato all'ospedale di Eboli da cui dista 82,3 chilometri, percorribili in 72 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania, da cui dista 40,9 chilometri, percorribili in 65 minuti; il comune di Valle dell'Angelo viene aggregato all'ospedale di Eboli, da cui dista 58,5 chilometri, percorribili in 84 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 30,5 chilometri, percorribili in 53 minuti; il comune di Piaggine viene aggregato all'ospedale di Eboli da cui dista 66 chilometri, percorribili in 100 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 36,4 chilometri, percorribili in 68 minuti; il comune di Felitto viene aggregato ad Eboli da cui dista 49,9 chilometri, percorribili in 74 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 31,6 chilometri percorribili in 53 minuti; il comune di Laurino viene aggregato all'ospedale di Eboli da cui dista 59,1 chilometri, percorribili in 86 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 26,8 chilometri, percorribili in 46 minuti; il comune di Sanza viene aggregato all'ospedale di Eboli da cui dista 89 chilometri, percorribili in 60 minuti, e non all'ospedale di Vallo della Lucania da cui dista 61 chilometri, percorribili in 41 minuti. Per di più, anche i comuni di Capaccio, Buonabitacolo e Trentinara sono equidistanti dai due presidi ospedalieri di Eboli e di Vallo della Lucania, ma, per notorie ragioni di traffico, sono più rapidamente collegati a Vallo della Lucania. Tali comuni, pertanto, non potevano essere dislocati nel bacino di utenza di Eboli, ma, nel rispetto dei criteri del decreto ministeriale. n. 70 del 2015 dovevano e devono essere ricompresi nel bacino di utenza dell'ospedale di Vallo della Lucania;

è evidente, ad avviso dell'interrogante, la radicale illegittimità del decreto commissariale per la violazione dei criteri ministeriali, nonché per difetto di istruttoria e di motivazione;

è altresì evidente la sua radicale invalidità essendo state estromesse completamente le autonomie locali, in spregio all'art. 2, comma 2-bis, del decreto legislativo n. 502 del 1992 che ha previsto l'istituzione di un'apposita conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale di cui fanno parte come membri di diritto i rappresentanti dei Comuni. In Campania tale conferenza non è stata mai istituita né i rappresentanti degli enti locali sono stati chiamati a prendere parte alla formazione del piano regionale della rete dell'emergenza cardiologica. Il piano è stato unilateralmente disposto ed imposto dall'alto ai Comuni in disapplicazione dei principi di rappresentatività degli interessi delle comunità locali;

il piano della rete di emergenza cardiologica campana, nello smembrare l'ospedale di Vallo della Lucania riducendone il bacino di utenza, viola fondamentali principi costituzionali (in particolare l'art. 32) e il decreto legislativo n. 502 del 1992 e ridonda in grave e serio pericolo per la salute dei soggetti infartuati che si vedono gravemente pregiudicati nell'assistenza ed emergenza sanitaria per gli inevitabili ritardi nella prestazione delle cure, che condizionano irrimediabilmente la loro vita,

si chiede di conoscere quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo affinché venga posto tempestivamente rimedio alle decisioni arbitrariamente assunte dal commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario regionale della Campania senza alcun confronto con gli esponenti delle comunità locali.

(4-01511)